Continuano le proteste e le manifestazioni in tutti paesi islamici contro la pellicola sulla vita di Maometto considerata blasfema. E’ in Afghanistan che si registra la prima reazione a opera dei Talebani, che hanno attaccato una base militare dell’aeronautica inglese (ospita anche il principe Harry) uccidendo 2 militari americani. Dallo Yemen gli uomini di Al Qaeda hanno esortato tutti i musulmani a “uccidere i diplomatici americani e a colpire le ambasciate Usa nel mondo e tutti gli obiettivi chiave in Occidente”. A condannare invece le violenze che stanno scuotendo tutto il Medio Oriente, l’Asia e i Paesi africani è il Consiglio di sicurezza dell’Onu, che definisce “gli atti ingiustificabili”. Leon Panetta, il ministro della difesa americano, fa sapere che il Pentagono ha in atto un rafforzamento di 18 località sparse in territori a rischio. Mentre il Papa dal libano ha affermato: “Islam e Cristianesimo possono coesistere”. In Italia, il ministero dell’Interno con il crescere della tensione, ha inviato una circolare ai prefetti con cui dispone un aumento della vigilanza per tutti gli ‘obiettivi sensibili’ americani, britannici e tedeschi presenti sul suolo nazionale.
AL QAEDA ESORTA: “COLPIRE L’OCCIDENTE E LE AMBASCIATE USA” – Questa notte in Afghanistan è stata attaccata la caserma multiforze di Camp Bastion a Helmand, nel sud del Paese, provocando secondo fonti vicino la Reuters l’uccisione di almeno due soldati americani e un numero imprecisato di feriti. I talebani hanno rivendicato l’attacco alla caserma, che tra gli altri ospita il principe Harry, attraverso il suo portavoce, Qari Yousuf, affermando che “lo scopo di questo attacco era la vendetta contro gli americani per il film anti-profeta”. Al Qaeda nella penisola araba (Aqma) secondo il sito Site, ha chiesto ai musulmani di continuare le manifestazioni contro il film anti-Islam e ha chiesto di attaccare altre ambasciate Usa in Medio oriente, Africa e Occidente. Mentre il ramo di Al Qaeda nello Yemen ha esortato i musulmani a “uccidere i diplomatici americani e a tutti coloro che vivono in Occidente, a colpire gli obiettivi chiave. Sono maggiormente in grado di fare del male e colpire il nemico più agevolmente di noi. Chiunque incontri ambasciatori o emissari americani dovrebbe seguire l’esempio dei libici, che hanno ucciso l’ambasciatore Usa”, è il messaggio lanciato dal gruppo terroristico.
ONU CONDANNA LE VIOLENZE E RICORDA INVIOLABILITA’ AMBASCIATE – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha condannato nel modo più fermo la serie di attacchi e violenze contro ambasciate e consolati degli Stati Uniti ed altri paesi occidentali nel mondo arabo. Il Consiglio ha affermato che “questi atti non sono giustificabili qualsiasi siano le loro motivazioni” e ha ricordato i principi fondamentali che tutelano l’inviolabilità delle sedi diplomatiche. In effetti crescono i sospetti di appoggi interessati tra i governi.
PANETTA ANNUNCIA CHE IL PENTAGONO “POSIZIONA FORZE IN 18 LOCALITA'” – “Di fronte all’enorme protesta anti-Usa nel mondo arabo, il Pentagono sta posizionando forze in modo da poter rispondere ad eventuali rivolte in 17, forse 18 località”. E’ quanto ha detto il ministro della Difesa americano, Leon Panetta, in un’intervista a Foreign Policy, rivelando che oltre ai 100 marines già inviati a Tripoli e nello Yemen, si sta valutando l’invio di un altra squadra anti-terrorismo di 50 marine a protezione dell’ambasciata americana in Sudan. Nell’intervista Panetta ha messo in guardia dal considerare le violenze uno stop nel cammino verso la democrazia intrapreso nella regione: “Una manifestazione di estremisti, alla stessa stregua di una manifestazione del Ku Klux Klan negli Stati Uniti, non riflette necessariamente i sentimenti del resto del paese”. E tornando alla questione del dispiegamento delle truppe, il capo del Pentagono afferma che “dobbiamo prepararci nel caso che questa manifestazioni sfuggano il controllo” delle autorità locali. Riguardo poi all’attacco di Bengazi, Panetta ha sottolineato che si sta indagando “per determinare esattamente quello che è successo” durante l’attacco al consolato in cui sono rimasti uccisi l’ambasciatore Chris Stevens ed altri tre diplomatici.
ITALIA RAFFORZATA SICUREZZA DEGLI OBIETTIVI SENSIBILI – Alla luce delle violente manifestazioni a seguito del film su Maometto, il dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato una circolare a prefetti e questori disponendo un aumento delle attività di vigilanza nei confronti di tutti gli ‘obiettivi sensibili’ sul territorio italiano. Nella circolare si fa specifico riferimento alla necessità di innalzare la sorveglianza presso obiettivi Usa, britannici e tedeschi. La vigilanza sarà quindi innalzata presso le sedi istituzionali e diplomatiche, i luoghi di culto e di transito, come i porti e gli aeroporti.
IL PAPA DAL LIBANO: “ISLAM E CRISTIANESIMO POSSONO COESISTERE” – “La disoccupazione, la povertà, la corruzione, le diverse dipendenze, lo sfruttamento, i traffici di ogni sorta e il terrorismo implicano, assieme alla sofferenza inaccettabile di quanti ne sono vittime, un indebolimento del potenziale umano”. Lo ha denunciato Benedetto XVI che ha analizzato la difficile situazione del mondo di oggi (e non solo del Medio Oriente, ha chiarito) nel suo discorso alle autorità politiche e religiose del Libano e agli ambasciatori accreditati a Beirut. ”Se vogliamo la pace, difendiamola vita. Questa logica – ha spiegato il Papa – squalifica non solo la guerra e gli atti di terrorismo, ma anche ogni attentato alla vita dell’essere umano, creatura voluta da Dio”.
“In Libano, la Cristianità e l’Islam – ha poi aggiunto il Pontefice – abitano lo stesso spazio da secoli. Non è raro vedere nella stessa famiglia entrambe le religioni. Se in una stessa famiglia questo è possibile, perché non dovrebbe esserlo a livello dell’intera società?. La specificità del Medio Oriente – ha affermato Ratzinger- consiste nella mescolanza secolare di componenti diverse. Certo, ahimè, esse si sono anche combattute. Una società plurale esiste soltanto per effetto del rispetto reciproco, del desiderio di conoscere l’altro e del dialogo continuo. Questo dialogo tra gli uomini – ha detto Papa Ratzinger – è possibile solamente nella consapevolezza che esistono valori comuni a tutte le grandi culture, perchè sono radicate nella natura della persona umana”.
SET DI HOLLYWOOD – La pellicola anti islam e’ stata girata da un regista di film ‘pornografici’. Si chiama Alan Roberts, ha 65 anni, ed è ‘noto’ per aver diretto film soft-porno parodie come “Young Lady Chatterley II” e “Karate Cop”. Mentre l’egiziano copto Nakoula Bassily Nakoula, che si fa chiamare Sam Bacile, non lo ha diretto, ma è solo lo sceneggiatore . A promuovere il film una rete conservatrice di cristiani copti (la minoranza presente in Egitto) e evangelici con dichiaratamente obiettivi anti-islamici, come l’egiziano-americano Morris Sadek e il pastore della Florida Terry Jones, che già aveva causato un’ondata di proteste e violenze per aver bruciato una copia del Corano. A questi si aggiunge come ‘consulente’ Steve Klein, reduce del Vietnam e fondatore di un altro gruppo ultra-conservatore, i ‘Courageous Christians United’, noto per organizzare proteste all’esterno di moschee e templi mormoni.
INNOCENCE OF BIN LADEN –Secondo un servizio esclusivo di Current TV, sarebbe questo il titolo originario. Il network mostra un’immagine della locandina che pubblicizzava il film nell’ unica proiezione avvenuta lo scorso 13 giugno in un piccolo cinema di Hollywood, davanti a una platea di soli 10 spettatori. La locandina, scritta in arabo e nella quale compare anche un’immagine del fondatore di Al Qaeda, non dava indicazioni sul contenuto blasfemo della pellicola e invece recitava: “Buone notizie per tutti i musulmani e gli arabi. Vi mostreremo chi è il vero terrorista e chi ha ucciso le nostre donne e i nostri bambini”. Non solo, sul poster compariva anche un numero di telefono. Componendolo, il cronista di Current TV ha scoperto che si trattava di un numero a pagamento al costo di 3,95 dollari al minuto. Dopo aver speso 119 dollari rimanendo in attesa, finalmente il cronista di Current TV si è sentito rispondere da una voce preregistrata che era possibile lasciare un commento sul film in qualsiasi lingua. Una truffa, un modo per attirare un’audience di curiosi musulmani e spillare un po’ di soldi dalle loro carte di credito? E’ probabile. Ma restano anche i dubbi riguardo al contenuto realmente offensivo del film, il cui intento sembra comunque essere quello di oltraggiare l’Islam e provocare una reazione violenta da parte degli spettatori musulmani.