Sul palco domenica 16 settembre Teatro degli Orrori, Cisco, Tre Allegri Ragazzi morti e tanti altri artisti. Obiettivo, la raccolta fondi per il "versante" lombardo del sisma di maggio, dimenticato dai grandi "live" organizzati in Emilia
Un concerto per dire che, nonostante il terremoto del 20 e 29 maggio e la poca attenzione mediatica e istituzionale, i comuni mantovani colpiti dal sisma sono “Ancora in piedi” e, soprattutto, pronti a ricostruire e ripartire. Domenica 16 settembre sul palcoscenico all’aperto installato a Mantova nel piazzale vicino a Palazzo Te, anch’esso duramente colpito dalle scosse come del resto Palazzo Ducale e altri monumenti storici della città dei Gonzaga, dieci artisti del panorama musicale indipendente italiano si alterneranno per sette ore di musica. Musica benefica, utile a raccogliere fondi a favore dei centri messi in ginocchio dal terremoto.
A partire dalle 17 spazio alla voce e al sound di: Teatro degli Orrori (nella foto), Tre Allegri Ragazzi Morti, Piotta, Cisco (ex voce dei Modena City Ramblers), Rio (dove figura Marco Ligabue, fratello di Luciano), Erica Mou, Sine Frontera, Vincenzo Fasano, Dino Fumaretto e i Quarter Past One. A organizzare il tutto l’Arci provinciale e Audiocoop, etichetta musicale vicina ai musicisti indipendenti e produttrice del brano “Ancora in piedi” che dà il nome al concerto. Due degli artisti impegnati domenica sera a Mantova, Piotta ed Erica Mou, sono anche fra gli artefici del pezzo inciso a giugno con le voci e i testi di 20 artisti: i 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet. Il brano è tuttora in rotazione nei circuiti radiofonici nazionali e si può ascoltare su Youtube e Muzu, dove è stato già visualizzato 330mila volte. Per contribuire alla causa della ricostruzione nel mantovano, il pezzo si può acquistare su ITunes.
Questa di Mantova è una sorta di risposta ai “concertoni” già andati in archivio o da farsi, sempre e solo a favore dell’Emilia. Concerti come quello del 25 giugno quando erano in 40mila allo stadio Dallara di Bologna ad assistere live benefico che ha visto alternarsi sul palco Ligabue, Nomadi, Guccini, Samuele Bersani, Caterina Caselli… Il prossimo 22 settembre al Campovolo di Reggio Emilia – location che già ha ospitato folle oceaniche per i live degli U2 e di Luciano Ligabue – saranno anche di più a godersi le performance di Negramaro, Giorgia, Tiziano Ferro, Elisa, Claudio Baglioni e tanti altri big, insieme per raccogliere fondi utili a ricostruire quel che il sisma ha buttato giù. Sempre in Emilia. Entrambi i concerti si caratterizzano, infatti, per avere ignorato la provincia di Mantova. In Lombardia come noto, ma colpita, e non di striscio, dal terremoto, le cui conseguenze, tuttora visibili nonostante lo smantellamento delle tendopoli, si fanno ancora sentire come dimostrano gli edifici danneggiati, le case inagibili, le famiglie sfollate nella Bassa.
Senza contare i danni evidenti al patrimonio storico del capoluogo, simboleggiati dal campanile della chiesa palatina di Santa Barbara, tuttora mozzato a causa del crollo del lanternino avvenuto dopo la forte scossa di magnitudo 5.2 registrata il 29 maggio alle 13. Il biglietto per assistere al concerto di domenica 16 settembre costa 15 euro e l’intero incasso sarà devoluto ai comuni mantovani colpiti dal terremoto. Prevendite sui circuiti geticket.it, mantova.com e Unicredit. Biglietteria aperta anche il giorno del concerto a Piazzale Te a partire dalle ore 10.