La notizia, come dicono i direttori, c’è: è Davide in gonnella contro Golia il vecchio e Golia il giovane, una donna a sparigliare un duello fra maschi, è un volto nuovo (ben più del già inflazionato Renzi), però nessuna testata, dai telegiornali Rai, Mediaset, Sky alla Gazzetta del Sud, nel corso dell’ininterrotto chiacchiericcio intorno alle primarie, l’ha mai nominata. Mai. Neppure una volta. Neppure per dire che non ha chance. O, come ha scritto Maria Teresa Meli su 27ora, per dire che è e resterà soltanto “una portatrice di voti e cappuccini” al capo, nel tipico rapporto ancillare cui sono relegate le femmine. La Meli e la De Gregorio hanno parlato. Tutto il resto è silenzio. Un silenzio bulgaro, totalitario, innaturale. Chi ha paura di Laura Puppato? Nessuno? Allora scusate: si tratta del consueto disprezzo.