Politica

Pd Lazio, per cene e tv il partito spende 200mila euro. Con fatture opache

Il Partito democratico ha finanziato con i soldi del partito tv locali, in alcuni casi per testate riconducibili ai democratici stessi. Ma non è tutto. Ci sono anche ricevute per migliaia di euro poco chiare per cene elettorali in ristoranti per pochi intimi. Ai nostri microfoni il tesoriere Perilli risponde: "In alcuni casi non c'è il dettaglio in fattura, ma è stato fatto un 'cumulo'. Se ci sono anomalie, comunque, siamo pronti a restituire tutto"

Lo scandalo dell’ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito, le spese del partito a uso e consumo dei consiglieri scuote la maggioranza che sostiene la governatrice Renata Polverini. Nel Partito democratico la musica è diversa con un bilancio pubblico. Anche se a guardare i conti, emerge che i democratici hanno investito una parte dei soldi dei cittadini per pagare servizi tv, giornali e cene elettorali. Pochi giorni fa è partita l’operazione trasparenza, il Pd ha pubblicato on line la relazione sull’impiego dei fondi erogati al gruppo consiliare nel 2011. Un tesoretto di 2 milioni di euro per il principale partito di opposizione. Spulciando il documento spuntano voci che fanno discutere. In Emilia Romagna le comparsate in tv dei politici hanno provocato dibattito e polemiche, per il Pd sembra la norma. Il Partito democratico paga per servizi televisivi, approfondimenti giornalisti, coperture di eventi. Nel 2011, il Pd ha speso oltre 110mila euro saldando questo patto ‘anomalo’ tra politica e informazione.

Nel rendiconto, firmato dal tesoriere Mario Perilli e dal capogruppo Esterino Montino, si parte dai 16mila euro a Teleuniverso per ‘servizi televisivi gruppo Pd nella provincia di Frosinone’, per la stessa emittente altri 25mila euro per ‘realizzazione e messa in onda di numero 10 servizi e numero 13 trasmissioni de il Nodo’. Ma Montino non si scompone e parla di una sorta di finanziamento indiretto a realtà giornalistiche, falcidiate dai tagli all’editoria.

“Il caso citato – spiega il capogruppo Pd – riguarda una provincia colpita dai provvedimenti della politica sanitaria della giunta Polverini”, ma il punto non riguarda questo o quel tema, quanto piuttosto la necessità di pagare le emittenti. “Sosteniamo tv e giornali in modo che si possa differenziare il panorama informativo a livello locale”. Insomma, il Pd sceglie discrezionalmente gli organi di informazione, li sostiene per migliorare la presenza in tv del partito e dare visibilità alle questioni politiche avanzate. Non solo la Ciocia-ria, soldi anche a Tele Rieti per diversi servizi tv e coperture di convegni, ad esempio 480 euro per ‘Riforma dei consultori si apra un confronto’, altri 720 euro per la ‘conferenza stampa presentazione piano casa’.

Quasi 8mila euro all’A.g.t.i, agenzia giornalistica televisiva italiana per “riprese televisive anno 2010”, altri 12mila euro alla stessa agenzia per “riprese e servizi televisivi messa in onda su rete oro e canale 926 Sky”. Altri 25mila euro sono andati a Nuovo Paese sera per ‘pubblicazione e diffusione materiale informativo gruppo Pd Lazio, politiche sociali e sanitarie’. Oltre sette mila euro vanno a Omar Sarubbo per ‘strategie comunicazioni per la provincia di Latina’ prima che lo stesso diventi, dopo lunga militanza, consigliere comunale per il Pd.

Altro capitolo è quello delle cene. Il rendiconto riporta altri 23 mila euro con la dicitura “spese per alberghi, ristoranti e bar” ai quali vanno aggiunti altri 80 mila euro impiegati nell’organizzazione di eventi presso strutture ricettive come hotel rinomati e ristoranti, a volte, senza badare a spese.

Come al ristorante il Pinzimonio, a Fiumicino, dove per un incontro e un dibattito del gruppo Pd, come riportato in rendiconto, si sono spesi 8 mila euro, divisi in due fatture: una da 5400 euro e una da 2600 euro. Anche se nel piccolo ristorante le chiacchiere si possono fare solo al tavolo e per pochi intimi, poco decine di posti. Il proprietario, contattato da ilfattoquotidiano.it, risponde secco: “Io dibattiti non ne ricordo qui”. Il tesoriere Pd Perilli interrogato in merito, ai nostri microfoni risponde imbarazzato: “Abbiamo fatto diverse cene, non è stato fatto un evento unico, ma una decina di iniziative di diversi consiglieri regionali e alla fine è stato fatto un unico bonifico, un cumulo“. Anche se al Pinzimonio, sale dibattito non ci sono. “Comunque – continua – su tutte le spese se ci sono anomalie, io parlo per me, io sono pronto a restituire i soldi e penso che i colleghi sono pronti a fare altrettanto”. All’agriturismo Il Borghetto, invece, sono stati spesi 5 mila euro tondi tondi per ‘un incontro con i cittadini di Fara Sabina’, al ristorante La Foresta quasi 9 mila euro per ‘convegno gruppo Pd’ più altri 9.800 euro per un catering in occasione di un altro incontro. “Ricordo questa occasione – spiega Montino – abbiamo affittato le sale per un numero elevato di persone e poi bisogna considerare anche il rinfresco, una decina di euro a partecipante”.

C’è poi un’altra voce che spunta nel bilancio. Il Pd, nel gennaio 2011, paga 18mila euro all’agenzia Key research per valutare il “sentimento politico cittadini territorio di Frosinone verso la giunta regionale”. Al momento il Pd, assieme ai radicali, è l’unico partito ad avere messo on line il proprio bilancio. “Noi – conclude Montino – nonostante le velate accuse del Pdl, non abbiamo nulla da temere altrimenti non avremmo pubblicato con questa dovizia di particolari il nostro rendiconto”. Ma non è tutto per le spese della casta regionale. A spulciare il rendiconto si scopre che sono stati spesi 4500 euro all’Enoteca La Tuscia per ‘spese di rappresentanza di Natale’. “Si tratta di pacchi regalo, vini e altro, donati dal consigliere regionale Pd Giuseppe Parroncini ad amministratori locali, direttori di giornali e testate varie”.