A forza di navigare nel suo mare di bugie Berlusconi è diventato la crociera di se stesso.
Al suo pubblico offre un mondo fatto di paesaggi mirabolanti, musica, souvenir esotici. Peccato sia tutto finto, tutto inventato, come nell’agenzia Memoria Totale raccontata da Philip K. Dick nella quale i ricordi sono un innesto a pagamento: con una semplice seduta in anestesia puoi svegliarti convinto di avere appena trascorso una vacanza su Marte con una ragazza (non) minorenne, nipote di un antico faraone egiziano.
Nel suo Total Recall, B. ha sconfitto il cancro abolendo il fumo in luoghi pubblici, ha diminuito gli incidenti stradali con la patente a punti, ha regalato un anno di libertà ai ragazzi grazie alla leva volontaria, ha scoperto Grillo, ha inventato il poliziotto di quartiere, l’Alta velocità ferroviaria e le sinapsi di Matteo Renzi. La sinistra invece gli ha smontato il Ponte sullo Stretto di Messina per invidia. E tutte le sue riforme per dispetto. L’Italia con lui era un trionfo. Rispettata in Europa e nel mondo. Amica della Libia di Gheddafi. Con lui la Merkel “era simpaticissima”. E con noi Alfano “è grande e profondo, un’ondata di freschezza”. Che gli vuoi dire a uno così?