Anche un corso di cucina può essere utile per “accompagnare” chi si è ammalato di tumore ai polmoni o chi sta assistendo un paziente con la stessa malattia. È la nuova proposta di Walce Onlus (Women against lung cancer in Europe), che partirà oggi 21 settembre presso Abc in Cucina di Torino. Il corso di “cucina naturale” sarà tenuto dallo chef Giovanni Allegro, specializzato in cucina naturale e insegnante a Cascina Rosa, la scuola di cucina preventiva della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano.

Dal 2006 l’associazione Walce Onlus, nata a Torino con lo scopo di sensibilizzare la popolazione femminile nei confronti del significativo aumento dei tumori ai polmoni nelle donne, organizza corsi e eventi per sostenere e aiutare i pazienti affetti da questa patologia e per trasmettere maggiori informazioni in termini di prevenzione, diagnosi e terapia, avvalendosi anche del ruolo di caregiver delle donne (ossia di tutte le donne che accompagnano i pazienti affetti da tumore polmonare).

Lo chef Giovanni Allegro

«Molti trattamenti che vengono prescritti e somministrati – spiega Silvia Novello, pneumo-oncologa presso l’Ospedale San Luigi di Orbassano e presidente di Walce Onlus – possono causare effetti collaterali, tra cui anche problemi a livello di alimentazione: nausea, intolleranza verso gli odori o alcuni cibi, mancanza di appetito. Walce ha disegnato questo corso di cucina proprio per fornire ricette ed accorgimenti per mitigare gli effetti collaterali delle terapie».

I cinque incontri da tre ore ciascuno forniranno, attraverso lezioni pratiche di cucina, utili suggerimenti a chi desidera seguire un’alimentazione equilibrata ed adatta alle proprie esigenze.

Il corso deriva da studi svolti presso la Cascina Rosa di Milano, che ospita il Dipartimento di ricerca di medicina predittiva e per la prevenzione, dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. In particolare, a Cascina Rosa sono stati svolti e sono in corso studi epidemiologici per comprendere il ruolo della dieta nella prevenzione del tumore al seno. Gli incoraggianti risultati hanno stimolato la realizzazione di corsi di cucina per creare l’opportunità di apprendere quello che oggi il mondo scientifico sa sulla prevenzione che può essere svolta quotidianamente a tavola.

«Non si inizia a mangiare in maniera buona e sana quando si è ammalati, ma quando si è sani – spiega lo chef Allegro -. Così diventa meno probabile ammalarsi. Oggi esistono delle linee guida per molte malattie moderne che possono essere riassunte in 10 raccomandazioni: mantenersi snelli per tutta la vita, mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni, limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate, basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta, limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate, limitare il consumo di bevande alcoliche, limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale, evitare cibi contaminati da muffe, assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo, allattare i bambini al seno per almeno sei mesi, le raccomandazioni per la prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi si è già ammalato (nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive), e comunque, non fare uso di tabacco».

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