L'ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio fa sapere della sua intenzione attraverso l’avvocato Carlo Taormina. Il penalista, spiegando la decisione presa dal suo assistito che è indagato per peculato, afferma che “appena avremo un quadro chiaro della situazione dei conti siamo pronti a restituire il denaro”
“Sono pronto a restituire i soldi”. L’ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, Franco Fiorito, lo fa sapere attraverso il suo difensore, l’avvocato Carlo Taormina. Il penalista, spiegando la decisione presa dal suo assistito che è indagato per peculato, afferma che “appena avremo un quadro chiaro della situazione dei conti siamo pronti a restituire il denaro”. In base a quanto si apprende, la cifra si aggirerebbe intorno ai 400 mila euro. L’iniziativa dell’ex sindaco di Anagni, accusato dalla Procura di Roma di aver attinto a soldi pubblici, potrebbe essere legata ad un aggravamento della sua posizione nell’indagine sulla gestione dei fondi Pdl. Fiorito però nel lungo interrogatorio davanti agli inquirenti romani ha spiegato che quello applicato da lui era un sistema in voga e che veniva perseguitato dai consiglieri: che gli chiedevano soldi per cene, manifestazioni e altro. “Er Batman”, questo il suo soprannome, è finito nel registro degli indagati all’inizio di settembre. Nell’interrogatorio, in cui ha spiegato che ogni consigliere riceveva 100 mila euro all’anno, Fiorito ha parlato anche di Renata Polverini, la presidente della regione da giorni indecisa se dimettersi oppure no. Anche se oggi c’è stata l’ultima parola: si va avanti.
Pronto a restituire eppur tranquillo. “Mi sento sereno, so di aver gestito molto denaro, ma so anche di averlo fatto correttamente” ha detto l’esponente Pdl ai microfoni del TgLa7 diretto da Enrico Mentana. “Penso che la vicenda, dal punto di vista tecnico, sia stata giustificata in maniera sufficiente per i giudici”. Quanto alla festa organizzata dal consigliere regionale del Pdl Carlo De Romanis, commenta: “Su tutti i media e su tutti i giornali è uscita la mascherata che abbiamo visto e che lui aveva tentato di farmi finanziare con i soldi del partito. Nessuno ha aggiunto – sottolinea Fiorito – che era stato fatto anche un biglietto di 5 euro per l’ingresso, cosa ancora più scandalosa avendo utilizzato dei fondi pubblici“. Nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti, è emerso che al gruppo Pdl del Lazio negli ultimi due anni sarebbero stati assegnati circa 8 milioni di euro.