“La giuria ti premia per aver rappresentato con ironica efficacia le difficoltà e le contraddizioni dei diversi ruoli delle donne lavoratrici”. Questa la frase incisa su una targa premio, rigorosamente di plastica colorata, che Sara Dal Pont stringe tra le mani. Precaria, 32 anni, Sara ha la passione per la fotografia. Ed è la vincitrice del concorso fotografico ‘Donne nel Lazio’, indetto lo scorso anno dalla Regione Lazio e riservato solo a fotografe donne e incentrato sulle tematiche femminili

Il poster con le foto delle vincitrici

Se non fosse che la Regione Lazio, tramite gli assessorati alla Cultura  e al Lavoro che l’hanno organizzato, non le hanno mai liquidato il premio in denaro di 2.500 euro.

Sara, sull’onda degli scandali che stanno investendo la giunta di Renata Polverini, scrive una lettera accorata a ilfattoquotidianot.it. “Capisco che in un momento come questo – spiega la ragazza – in cui non si fa altro che parlare di scandali e festini la mia vicenda sia poco interessante. Ma non è giusto. Ogni giorno leggo di spese gonfiate e rimborsi stratosferici per i consiglieri per ostriche, champagne, Suv, hotel di lusso. E io, invece, sono costretta a elemosinare alla Regione i soldi regolarmente vinti. A loro non sembreranno nulla, ma per me 2.500 euro equivalgono a tre mesi di stipendio visto che lavoro come segretaria part-time”.

"Tra casa e lavoro", la fotografia di Sara Dal Pont premiata al concorso “Donne e Lavoro” nella categoria “cronaca”

Così, per cercare di ricevere l’assegno, Sara sta capendo cosa significa rimanere invischiati nella “macchina burocratica”. Da marzo, infatti, si è attaccata al telefono o si è messa davanti al pc per contattare la Regione Lazio. Ma le speranze, o meglio le forze, sono andate perdute già dopo numerose telefonate e decine di mail inviate. “Tutti gli impiegati della Regione raggiunti – ha spiegato la ragazza – sono stati sì molto cordiali, ma mi hanno rimandato a un nuovo numero, a un altro assessorato, a un nuovo giorno, a un dirigente che non c’era o a qualcuno che non sapeva nulla del concorso”. Ma Sara non è l’unica che aspetta di ricevere da oltre sei mesi il premio in denaro dalla Regione.

Abbiamo rintracciato, infatti, le altre otto vincitrici del concorso fotografico che lo scorso 8 marzo sono state premiate nella sede del Consiglio regionale del Lazio di via della Pisana. È stata proprio la governatrice del Lazio Renata Polverini, alla presenza degli assessori alla Cultura, Fabiana Santini, e  al Lavoro, Mariella Zezza, a premiare le vincitrici il giorno della festa delle donne.

"L'opportunità della vita. Successo o solitudine" è il titolo della fotografia scattata da Maria Patrizia Ciccarelli, vincitrice del premio Cronaca per la sezione "Donne e Cultura"

“Una bellissima ed emozionante giornata”, ci racconta Maria Patrizia Ciccarelli, anche lei in attesa di vedersi accreditare sul conto corrente i 2.500 euro di premio. “Io sono un’infermiera pediatrica – spiega Maria Patrizia – e per fortuna un lavoro ce l’ho. Ma in questo momento di crisi, delle entrate extra farebbero comodo. Ma da mesi è un continuo e umiliante rimpallo per capire dove siano finiti questi soldi. Volete sapere quale ricordo porto di quella premiazione? Il pranzo alla mensa aziendale della Regione. Quando vogliono questi politici sono capaci, eccome, di fare la spending review”.

Così oltre alla stretta di mano e agli abbracci con la presidente Polverini immortalati dai fotografi, Sara e Maria Patrizia di quel giorno conservano di tangibile solamente una targa da pochi euro. E poco importa che scopo di quel concorso, il primo promosso in Regione, consisteva nel “superare ogni discriminazione tra uomo e donna, con particolare attenzione al mondo della cultura e del lavoro”. Sta di fatto che le disparità restano sempre: quando a chiedere sono i politici, la velocità è assicurata. Se a bussare alla porta delle istituzioni sono i cittadini, allora è tutta un’altra cosa. Nella ricerca di informazione sul destino dei soldi, la più fortunata, forse, è stata è un’altra vincitrice che ci ha chiesto di restare anonima. Anche lei, dopo aver spedito mail su mail per accertarsi che il suo premio non restasse soltanto su carta, ha ricevuto recentemente una risposta dalla Regione che recita: “Sono state effettuate tutte le procedure necessarie, ma ci sono dei tempi tecnici da rispettare”.

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