Un cofanetto con 19 canzoni italiane e straniere, contemporanee e non, interpretato da artisti come Petra Magoni e Patrizia Laquidara, musicisti come Fresu e De Piscopo e attraversato dai testi di Antonio Crepax, figlio del creatore di Valentina. Filo conduttore del lavoro, firmato anche da Diego Baiardi, la vita della giovane Valentina, nei disegni recuperati da Crepax
Raccontami una storia…..Note, testi e immagini raffinate che si intrecciano per riscoprire il mondo dei sogni e una tradizione che si è ormai persa. Per riscoprire un patrimonio che affonda le sue radici nella cultura di ogni popolo, che si è sempre tramandato di generazione in generazione e che ora prende forma in un cd corredato da un libro. E’ nato dall’esigenza di raccontare un viaggio dalla veglia al sonno attraverso le ninna nanne, Bonne Nuit, una sorta di cofanetto tutto da scoprire, poco presente nel panorama discografico italiano. E a fare da ‘traghettatrice’ in questo viaggio, dove la realtà si confonde con la fantasia, è Valentina, la celebre creatura di Guido Crepax. Una Valentina ancora bambina che muove i suoi primi passi al ritmo della musica di nomi di spicco del panorama jazzistico nazionale e internazionale. Cd e libro, che esplorano un momento delicato e importante nella relazione tra genitori e figli, sono la sintesi di un progetto di tre amici: Diego Baiardi, pianista e arrangiatore, Domenico Cambareri, notaio e produttore discografico per passione e Antonio Crepax, copywriter e autore di testi che, frugando nel lavoro del padre, ha raccolto i disegni che ben si sposano con i testi e le canzoni.
Ecco allora che in Bonne Nuit si susseguono 19 ninne nanne italiane e straniere di epoche diverse, ciascuna corredata da illustrazioni ad hoc: da quella brasiliana a quella berbera, da quella veneta a quella sarda fino a arrivare all’inedita ‘Fuoco fuochino’ che la madre di uno degli autori ha inventato per lui. Una serie di pezzi, interpretati da voci femminili, come Petra Magoni, Patrizia Laquidara, Cristina Zavalloni e Paola Folli, con l’unica eccezione di Albert Hera. Melodie tratte dall’immenso repertorio proveniente dalle tradizioni di tutto il mondo che si alternano a brani di ‘star’ del rock o del pop, come Sheryl Crow o Billy Joel, passando attraverso compositori come Brahams o cantautori come Fred Buscaglione. Pezzi arrangiati da Baiardi ed eseguiti da artisti del calibro di Paolo Fresu, Tullio De Piscopo, Antonello Salis, oltre che dai componenti del Baiardi Quartet: Stefano Bagnoli, Andrea Dulbecco e Riccardo Fioravanti.
Ma a fare da filo conduttore alla musica e alle immagini che si fondono e si confondono è la scrittura: Antonio Crepax ha descritto, dopo un’attenta analisi dei testi, ‘’i passaggi più o meno logici esistenti tra realtà, veglia, fiaba, ninna nanna, dormiveglia, sonno e infine sogno’’, nel tentativo di far riflettere sul valore di questo patrimonio quasi sempre legato alla tradizione popolare e condurre il pubblico a cogliere le emozioni che trasmette. ‘’Restando in famiglia – così ha spiegato nell’introdurre il progetto – luogo privilegiato degli affetti, dell’intimità notturna e dell’abbandono nel mondo dei sogni, ho raccontato questo viaggio per musica e immagini partendo dal presupposto che, come mio padre, amo il jazz e ritengo la dimensione del gioco e del sogno essenziale nel rapporto tra adulti e bambini’’.
In definitiva Bonne Nuit, edito da Egea Music, si snoda su tre piani ben distinti, che sono appunto la musica, le immagini e le parole. Tre piani che si saldano lasciando spazio all’immaginazione e consentendo a ciascuno di noi di scivolare nel mondo dei sogni con la compagnia di suoni, melodie e di una bimba, la futura Valentina, alla riscoperta dei ricordi legati all’infanzia. Pemettendo a ognuno di ritornare a quelle sere e a quelle lunghe notti dove non di rado, per cancellare la paura del buio che spesso prende il sopravvento, una voce calda ha raccontato una storia o meglio l’ha cantata.