Quattordici città in 3 continenti, 5 giornate dedicate ai social media e alla comunicazione digitale, quasi 100 eventi solo a Torino di cui una gran parte già esauriti: sono questi i primi grandi numeri che la “Social Media Week” ha fatto registrare prima ancora di essere inaugurata. Dal 24 al 28 settembre Torino sarà protagonista di un evento internazionale che coinvolgerà in contemporanea altre tredici città in tutto il mondo, in una serie di incontri e conferenze che porteranno al centro del dibattito l’uomo e la vita nell’era della comunicazione digitale. Barcellona, Berlino, Bogotà, Chicago, Glasgow, Hong Kong, Jeddah, Londra, Los Angeles, San Paolo, Seoul, Shangai, Vancouver e Torino che è riuscita a strappare il titolo a Milano, già coinvolta nella Social Media Week delle passate edizioni ma in dimensioni decisamente più contenute. A partire da domani Torino sarà letteralmente invasa da un fitto programma di incontri nelle migliori cornici che la città può offrire, a cui saranno abbinati anche laboratori, seminari, performance artistiche e musicali. Il tema dell’evento sarà “Empowering Change through Collaboration – Dare forza al cambiamento attraverso la collaborazione” e coinvolgerà grandi ospiti a livello nazionale ed internazionale in cinque location d’accezione: il Museo regionale di Scienze naturali, la sede dell’Ordine degli Architetti, il centro congressi Torino Incontra, il Jazz Club Torino e il locale torinese Blah Blah.
“Siamo felici, stanchi morti, ma felici di aver portato a Torino Social Media Week 2012. – commentano gli organizzatori Vittorio Bo, presidente di “Codice. Idee per la Coltura” e Salvatore Perri, ad di Dunter – E’ un grande onore per noi essere ambasciatori dell’Italia più innovativa, quella che pensa al futuro, in un contesto internazionale così importante. Per cinque giorni a Torino si parlerà di pensiero digitale, tecnologia e avanguardia alla pari e senza imbarazzi con i centri pulsanti del mondo attuale”.
Il calendario delle iniziative è stato suddiviso per grandi aree tematiche, una per ogni giornata, che diventeranno anche gli hashtag ufficiali da utilizzare su Twitter e i vari social network. Domani si inizierà con #Partecipare, concentrando l’attenzione su quanto la società sia cambiata con l’utilizzo costante e capillare dei nuovi media con uno sguardo alla Pubblica Amministrazione e il rapporto con i suoi cittadini. Martedì sarà invece all’insegna di #Innovare e del fermento di piccole e grandi start-up seguito mercoledì da #Produrre, la capacità cioè di fare impresa con e grazie ai social media, utilizzando questa risorsa come spinta virtuosa contro la crisi economica globale. Le ultime due giornate si concentreranno invece sul #Creare nel mondo della cultura, dell’educazione e nella conservazione della memoria per le prossime generazioni; mentre venerdì 28 si parlerà di #Viaggiare: turismo, promozione e valorizzazione del territorio.
Un menù ricco che porterà a Torino grandi ospiti internazionali ma cercando allo stesso tempo di essere una vetrina dell’Italia nel mondo grazie alla trasmissione in streaming di tutti gli incontri. Vecchie e nuove generazioni a confronto sulla fotografia tra il fondatore di Magnum Photos Giorgio Psacharopulo e il fondatore degli Instagrammers Philippe Gonzalez, passando attraverso la partecipazione video del ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, il tutto inaugurato dalla lectio magistralis di Philippe Aigrain, autore di “Sharing. Culture and the Economy in the internet Age”.
Tra le iniziative ci sarà anche lo spazio per “Social Mon – Mamma con la rete” in cui interverranno le principali mamme blogger italiane per discutere come, anche la maternità, sia fortemente cambiata e molto più “condivisa” grazie all’avvento dei social network. “Secondo noi scegliere Torino come sede italiana di questa Social Media Week è stata una scelta obbligata: Torino è una città incredibilmente attiva e giovane, che si sta affermando come uno dei principali poli europei dell’innovazione – è il commento di Matteo Lana e Rocco Luigi Tartaglia, giovani torinesi fondatori dei Tiny Bulls Studios, start-up tutta italiana protagonista di due incontri – È importante per l’Italia perché si tratta di un evento worldwide, un paese che sta puntando così tanto sulle startup non può permettersi di restarne fuori. Ma soprattutto è importante per Tiny Bull Studios perché il gaming è social per definizione, e i device mobili sono sempre più strumento di creazione, diffusione e consultazione multimediale”.
Una vera soddisfazione quindi per gli organizzatori essere riusciti a portare a Torino un evento di queste dimensioni: “Per cinque giorni – concludono Bo e Perri – saremo sotto lo sguardo web del mondo, e questo ci fa un po’ impressione, ma soprattutto ci rende orgogliosi. Abbiamo molto da imparare, e qualcosa da condividere”.