Ieri in Iran è iniziato il nuovo anno accademico, ma non per tutti gli studenti.
L’inaugurazione è stata preceduta da una nuova campagna repressiva delle autorità di Teheran contro il movimento studentesco. Nelle settimane scorse, decine di studenti universitari sono stati arrestati e sottoposti a interrogatori, mentre altri hanno iniziato a scontare condanne per reati di opinione.
Di quest’ultimo gruppo fanno parte Soroush Sabet, che il 2 settembre è entrato in carcere per una condanna a tre anni per aver partecipato alle manifestazioni studentesche del 2007; e Leva Khanjani, attivista di fede baha’i, in prigione dal 25 agosto con la prospettiva di passarvi due anni per aver preso parte a una manifestazione nel dicembre 2009.
Altri studenti sono stati raggiunti dalla notifica dell’espulsione per aver raggiunto il terzo “asterisco”. Secondo il sistema degli “asterischi”, ogni “attività non consentita dai regolamenti universitari” viene annotata con quel simbolo sul libretto dello studente. Al terzo “asterisco”, segue l’espulsione.
In carcere, già da tempo, ci sono tre leader del movimento degli studenti.
Bahareh Hedayat, studentessa di Economia all’università Amirkabir di Teheran, leader dell’organizzazione studentesca Tahkim e-Vahdat e attivista della campagna “Un milione di firme” per l’abolizione delle leggi che discriminano le donne, sta scontando una condanna a nove anni e mezzo per propaganda contro il sistema, intervista a organo d’informazione straniero, offesa alla Guida suprema, offesa al presidente, disturbo dell’ordine pubblico mediante partecipazione a raduno illegale, distruzione dell’ingresso e accesso illegale nell’università Amirkabir.
Ziaoddin Nabavi, attivista del Consiglio per la difesa dei diritto allo studio, un organismo creato nel 2009 dagli studenti messi al bando col sistema degli “asterischi”, è in carcere dal 14 giugno di quello stesso anno. In primo grado era stato condannato a 15 anni di carcere per associazione e complotto contro la sicurezza nazionale, propaganda contro il sistema, disturbo dell’ordine pubblico e collegamento e cooperazione con un’organizzazione illegale: quest’ultima è l’Organizzazione dei mujaheddin del popolo iraniano, con cui Navabi ha la disgrazia di condividere una parente, esiliata per anni in Iraq. In appello la condanna è stata ridotta a 10 anni.
Infine, Majid Tavakoli, arrestato il 7 dicembre 2009 durante la Giornata nazionale dello studente iraniano, poco dopo aver tenuto un discorso all’università Amirkabir di Teheran, sta scontando una condanna a nove anni per associazione e collusione con l’intento di agire contro la sicurezza nazionale, propaganda contro il sistema, offesa alla Guida suprema e offesa al presidente.
Majid Tavakoli è talmente inviso alle autorità iraniane che, poco dopo l’arresto, i media ufficiali diffusero una sua foto ritoccata, un’azione che la dice lunga anche sulla considerazione che hanno per le donne.
Tre giorni fa, in Norvegia, a Majid Tavakoli è stato assegnato il Premio studentesco della pace. Difficile che, nel febbraio 2013, possa recarsi a Oslo per ritirarlo, ma è un segnale importante di attenzione per la lotta pacifica degli studenti iraniani e di solidarietà per i loro leader in carcere.
Riccardo Noury
Portavoce di Amnesty International Italia
Diritti - 24 Settembre 2012
Iran, inizia l’università ma molti studenti sono in carcere
Ieri in Iran è iniziato il nuovo anno accademico, ma non per tutti gli studenti.
L’inaugurazione è stata preceduta da una nuova campagna repressiva delle autorità di Teheran contro il movimento studentesco. Nelle settimane scorse, decine di studenti universitari sono stati arrestati e sottoposti a interrogatori, mentre altri hanno iniziato a scontare condanne per reati di opinione.
Di quest’ultimo gruppo fanno parte Soroush Sabet, che il 2 settembre è entrato in carcere per una condanna a tre anni per aver partecipato alle manifestazioni studentesche del 2007; e Leva Khanjani, attivista di fede baha’i, in prigione dal 25 agosto con la prospettiva di passarvi due anni per aver preso parte a una manifestazione nel dicembre 2009.
Altri studenti sono stati raggiunti dalla notifica dell’espulsione per aver raggiunto il terzo “asterisco”. Secondo il sistema degli “asterischi”, ogni “attività non consentita dai regolamenti universitari” viene annotata con quel simbolo sul libretto dello studente. Al terzo “asterisco”, segue l’espulsione.
In carcere, già da tempo, ci sono tre leader del movimento degli studenti.
Bahareh Hedayat, studentessa di Economia all’università Amirkabir di Teheran, leader dell’organizzazione studentesca Tahkim e-Vahdat e attivista della campagna “Un milione di firme” per l’abolizione delle leggi che discriminano le donne, sta scontando una condanna a nove anni e mezzo per propaganda contro il sistema, intervista a organo d’informazione straniero, offesa alla Guida suprema, offesa al presidente, disturbo dell’ordine pubblico mediante partecipazione a raduno illegale, distruzione dell’ingresso e accesso illegale nell’università Amirkabir.
Ziaoddin Nabavi, attivista del Consiglio per la difesa dei diritto allo studio, un organismo creato nel 2009 dagli studenti messi al bando col sistema degli “asterischi”, è in carcere dal 14 giugno di quello stesso anno. In primo grado era stato condannato a 15 anni di carcere per associazione e complotto contro la sicurezza nazionale, propaganda contro il sistema, disturbo dell’ordine pubblico e collegamento e cooperazione con un’organizzazione illegale: quest’ultima è l’Organizzazione dei mujaheddin del popolo iraniano, con cui Navabi ha la disgrazia di condividere una parente, esiliata per anni in Iraq. In appello la condanna è stata ridotta a 10 anni.
Infine, Majid Tavakoli, arrestato il 7 dicembre 2009 durante la Giornata nazionale dello studente iraniano, poco dopo aver tenuto un discorso all’università Amirkabir di Teheran, sta scontando una condanna a nove anni per associazione e collusione con l’intento di agire contro la sicurezza nazionale, propaganda contro il sistema, offesa alla Guida suprema e offesa al presidente.
Majid Tavakoli è talmente inviso alle autorità iraniane che, poco dopo l’arresto, i media ufficiali diffusero una sua foto ritoccata, un’azione che la dice lunga anche sulla considerazione che hanno per le donne.
Tre giorni fa, in Norvegia, a Majid Tavakoli è stato assegnato il Premio studentesco della pace. Difficile che, nel febbraio 2013, possa recarsi a Oslo per ritirarlo, ma è un segnale importante di attenzione per la lotta pacifica degli studenti iraniani e di solidarietà per i loro leader in carcere.
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Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.