Come nel Lazio di Franco Fiorito, anche la Regione Campania è coinvolta in un’inchiesta sui fondi pubblici del consiglio regionale che, dai gruppi consiliari, sono finiti tramite bonifici nei conti correnti dei consiglieri. L’indagine per peculato è partita da un’intercettazione dell’ex assessore Ugo De Flaviis. E dopo la prima fase di lavoro su quanto acquisito venerdì nella sede del Consiglio, l’inchiesta ora si allarga alla scorsa legislatura, l’ultima guidata dal presidente Antonio Bassolino.
Secondo quanto si è appreso, il pool di pubblici ministeri che indaga sta lavorando su una serie di atti che riguardano anche la passata consiliatura e in particolare l’anno 2008. L’acquisizione di documenti ha riguardato anche appalti e consulenze forse ‘gonfiate’ con storni di conti non del tutto chiari.
Gli esperti del nucleo di Polizia tributaria della Finanza di Napoli, faranno il punto sulle indagini con il procuratore aggiunto Francesco Greco, coordinatore della sezione reati contro la pubblica amministrazione, e con il pm Giancarlo Novelli, titolare dell’inchiesta, ma attualmente i magistrati non avrebbero proceduto ancora a iscrizioni sul registro degli indagati.
Sotto la lente degli inquirenti le risorse assegnate a ciascun gruppo consiliare per l’attività del gruppo stesso e il fondo per la comunicazione e l’assistenza istituzionale. Per quanto riguarda la prima voce, nel 2008 sono stati erogati 1.107.000 euro; la somma è rimasta immutata nel 2009, è scesa a 1.055.000 euro nel 2010 e tale è rimasta anche nei due anni successivi. Nell’ambito del fondo per la comunicazione, i gruppi hanno ricevuto 1.265.000 euro nel 2008; 1.215.891 euro nel 2009; 1.612.500 euro nel 2010; 1.523.000 euro nel 2011 e la stessa cifra nel 2012. Quanto all’assistenza istituzionale, le somme erogate sono state 1.859.245 euro nel 2008; 1.859.250 euro nel 2009; 1.911.250 nel 2010; 1.891.000 euro nel 2011 e nel 2012. In totale, hanno calcolato gli investigatori, i gruppi hanno ricevuto 4.231.245 euro nel 2008; 4.182.141 euro nel 2009; 4.579.641 euro nel 2010; 4.469.891 euro nel 2011 e nel 2012.
In data 29 luglio 2019, il Gip di Napoli, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura, ha disposto l’archiviazione del procedimento nei confronti del dott. Ugo de Flaviis.