Per sapere tutto, ma davvero tutto, dei ritocchi estetici delle donne di Silvio Berlusconi, basterebbe fare una chiacchierata con Giacomo Urtis, chirurgo estetico sardo, fisico scultoreo, nasino troppo bello per essere naturale, che pare sia l’uomo addetto al tagliando di olgettine, meteorine, consigliere regionali/modelle in bikini e via cantando.
Ma visto che il dottor Urtis non parla (mica scemo), non resta che affidarsi all’intuito e ai nostri occhi per capire chi si è rifatto cosa tra le cortigiane chiacchieratissime dell’ex presidente del Consiglio (a sua volta rifattissimo, dai capelli in giù).
L’esempio più evidente è Nicole Minetti. La consigliera regionale della Lombardia ha subito una metamorfosi fisica che è sotto gli occhi di tutti, con risultati tutt’altro che lusinghieri. Se moralmente, politicamente e culturalmente ne avremmo da dire tante sul suo conto, esteticamente bisogna ammettere che la prima Minetti, l’igienista dentale appena affacciatasi sul magico mondo arcoriano, era bella anzicheno. Poi è arrivata la mannaia, più che il bisturi, del chirurgo: labbra gonfie all’inverosimile, come dopo un cazzotto in piena faccia; zigomi puntuti tipo quadro del Picasso più cubista; decolleté iperprosperoso costretto in camicie monacali, magari sperando di passare per una timida educanda. La mutazione della Minetti urla vendetta, soprattutto se si considera che la signorina ha solo 27 anni, mica 80.
Altro caso di studio, e si scende addirittura con l’età (20), è quello di Noemi Letizia. Ve la ricordate? Trattasi della ragazza di Casoria al cui party per il diciottesimo compleanno, nel 2009, apparve Re Silvio. Lineamenti delicati e virginei nella foto dello scandalo (che provocò la rabbia di Veronica Lario, di cui parleremo dopo), mascherone da Chucky la bambola assassina oggi, Noemi è irriconoscibile. Le labbra sporgono dal viso e, sfidando le nuove norme restrittive adottate da Monti, potrebbero tranquillamente far provincia da sole. Il seno è lievitato di molto e lo sguardo si è allungato. Guardando bene le foto, una certa somiglianza con Nicole Minetti c’è. Stesso bisturi o spirito di emulazione?
Tra le frequentatrici delle “cene eleganti” di Arcore che ogni tanto passano dallo studio supercool di Giacomo Urtis a corso Como pare ci siano anche Barbara Faggioli e Alessandra Sorcinelli, assidue consumatrici di punturine per il viso, pagate sembra da Papi o da chi per lui. Per non parlare di Aida Yespica, la soubrette venezuelana che di Urtis, oltre che cliente, è anche amica.
Le esuberanti gemelle napoletane De Vivo, già naufraghe sull’Isola dei Famosi e poi star del burlesque berlusconiano, hanno ritoccato gli zigomi. Anche perché in natura, sussurra qualcuno, non esistono forme del genere.
Sara Tommasi, invece, prima di impegnarsi in politica con Scilipoti, di discettare di signoraggio bancario con Alfonso Luigi Marra o di girare film porno, aveva gonfiato il suo già prosperoso seno.
E l’ape regina Sabina Began? Qualche anno fa, dalle colonne del Riformista, Andrea Mordecani ne tracciava un ritratto impietoso raccontando, tra l’altro, di un viaggio in Brasile per rifarsi dalla testa ai piedi.
Più che un sospetto scatta anche guardando il volto di Patrizia D’Addario, l’unica donna dell’harem a qualificarsi almeno per quello che era: una escort. Anche qui labbra e zigomi sembrano un dono del chirurgo, più che del buon Dio. E lo stesso vale per Ruby Rubacuori, of course.
Evidentemente all’ex premier piacciono le donne rifatte. O sono loro a ricorrere disperatamente (e dissennatamente) al bisturi per piacere a Papi? Guardando l’evoluzione negli anni di Veronica Lario, il dubbio persiste. Anche l’ex signora Berlusconi ha palesemente ritoccato più di qualcosa, a cominciare da zigomi e labbra che sono cambiati molto dai tempi in cui si faceva amputare un braccio in un film horror di Dario Argento.
Forse non sapremo mai se è Silvio a mandare le ragazze dal chirurgo o se loro ci vanno spontaneamente (e a spese sue), ma una cosa è certa: nel dubbio, per non perdere i favori dell’amato, una piallata consistente se l’è data anche Emilio Fede.