Diversi sono i controlli in corso in varie sedi per appurare una sovrafatturazione che nasconderebbe la mazzetta su una fornitura di 40 bus. Il valore della partita è di 20 milioni di euro e gli indagati sono quattro: tra cui l'ad dell'Ente Eur Riccardo Mancini e l'ex ad di Breda Menarini, Roberto Ceraudo
Perquisizioni nella sede di RomaMetropolitana, all’Ente Eur e alla Breda Menarini di Bologna (gruppo Finmeccanica) sono in corso nell’ambito dell’inchiesta su un giro di false fatturazioni legate ad una commessa del 2009 all’azienda trasporti di Roma Atac. L’inchiesta, del sostituto Paolo Ielo, riguarda una fornitura di 40 bus al Comune di Roma. Una partita dal valore di 20 milioni di euro dietro a cui, secondo l’ipotesi di lavoro della procura, ci sarebbe stata una tangente da 500mila euro frutto del meccanismo delle sovrafatturazioni. Nell’inchiesta ci sono quattro indagati: tra loro l’ad dell’Ente Eur Riccardo Mancini e l’ex ad di Breda Menarini Roberto Ceraudo. Le ipotesi di reato sulle quali lavora Ielo sono la corruzione e la frode fiscale.
L’inchiesta sulla maxitangente è nata dalle rivelazioni del commercialista Marco Iannilli e costituisce uno stralcio dell’indagine Enav e Selex. Da qui le perquisizioni del nucleo tributario della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del Ros nel corso delle quali sono stati acquisiti gli atti relativi all’appalto per la fornitura degli automezzi ed anche i documenti dell’assegnazione dei lavori. In particolare l’Ad dell’Ente Eur Riccardo Mancini è sospettato di avere ‘oliato’ il meccanismo degli accordi e di avere fatto da garante per il pagamento della tangente da 500mila euro. In cambio, secondo la Procura, Mancini avrebbe ricevuto l’appoggio di Finmeccanica per essere nominato amministratore delegato dell’Ente.