Ultimo giorno della settimana della moda milanese, entrano in scena gli emergenti. Quattro i giovani stilisti che ieri hanno presentato le proprie collezioni nella sala sfilate del Castello Sforzesco di Milano, durante l’appuntamento “New upcoming designers”: Archivio privato, brand che ha curato il look delle “grid girl” del Moto GP al Mugello, Francesca Liberatore, ventinovenne che lo scorso luglio ha proposto la propria collezione alla fashion week di Berlino, Moi Multiple, marchio della creativa Anna Ceccon, stilista che collabora già da tempo con i più importanti marchi di moda e Mauro Gasperi, emergente che ha appena inaugurato il suo primo store on line.

L’idea della Camera della moda, una “sfilata a porte aperte” (tutti potevano entrare previo accredito e fino ad esaurimento posti), mirava a dare agli appassionati di moda l’opportunità di partecipare a un evento di solito destinato ai soli addetti ai lavori e, naturalmente, ha garantito il tutto esaurito in sala.


Video di Francesca Martelli e  Claudia Rossi 

La domanda resta la stessa: e i buyer? Saranno già volati a Parigi (dove la settimana della moda inizia proprio oggi) o saranno invece rimasti a Milano per assistere allo show degli emergenti?

Secondo Mario Boselli, presidente della Camera della moda italiana, la presenza dei buyer è una certezza anche gli ultimi giorni della settimana della moda. La prova? Non solo il successo, quanto ad affluenza di acquirenti e stampa, delle sfilate in programma lunedì 24 settembre (Roberto Cavalli e Ferrè, tra gli altri), ma, appunto, anche la sala gremita che ieri ha accolto le collezioni dei quattro designer emergenti.

Molti dei giovani in platea per assistere allo show, quasi tutti studenti di scuole di moda, sembrano però avere qualche perplessità in più: alcuni, mettendo in dubbio la reale presenza all’evento dei buyer più importanti, si auspicano che, prima o poi, un’occasione come questa possa essere anticipata in calendario e magari associata alla sfilata di qualche “grande nome”, in modo da beneficiare della sua notorietà e del suo stesso pubblico.

La questione è annosa: lo strapotere dei cosidetti “big” e lo spazio, sempre risicato e comunque in seconda linea, dedicato ai giovani emergenti. Intanto la Camera della moda annuncia un’iniziativa pensata e promossa insieme alla Camera di commercio di Milano: “Capital moda”, un fondo di investimento chiuso per acquisire partecipazioni in nuove imprese (o imprese emergenti) del settore moda.

Attendiamo sviluppi. E risultati.

 

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