Un nuovo coronavirus (della stessa famiglia di quello che nel 2003 causò la Sars che, come molti ricordano, ha ucciso più di 800 persone nel 2003, per lo più in Asia) sarebbe stato identificato nel Regno Unito in un paziente proveniente da un viaggio in Arabia Saudita e nel Qatar. La notizia è stata fornita il 22/9/2012 dal Britain’s Health Protection Agency (Hpa) che ne ha immediatamente informato il Who-Oms. Il paziente, che non avrebbe precedenti anamnestici di rilievo, è in effetti originario del Qatar e la sintomatologia, caratterizzata da sindrome respiratoria acuta con insufficienza renale è iniziata il 3/9 u.s. Il 7/9 è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Doha e successivamente l’11 settembre, è stato trasportato nel Regno Unito con aereo ambulanza dal Qatar. La Hpa ha condotto prove di laboratorio e ha confermato la presenza di un nuovo coronavirus.
La Hpa ha confrontato la sequenza del virus isolato dal paziente del Qatar con quella di un virus precedentemente sequenziato dall’Erasmus Medical Centre di Rotterdam in Olanda. Quest’ultimo è stato isolato dal tessuto polmonare di un caso clinicamente analogo, ma con esito letale, verificatosi all’inizio di quest’anno in un cittadino saudita di 60 anni. Questo confronto ha indicato il 99,5% di identità, con una sola mancata corrispondenza nucleotidica tra le regioni messe in comparazione.
Lo specialista in malattie infettive Dr. Neil Rau ha però detto: “non credo che la malattia abbia molte caratteristiche in comune con la Sars, oltre al fatto che sono entrambi coronavirus, che hanno cioè una corona, se osservati sotto un potente microscopio. A differenza della Sars in cui i casi si manifestavano in forma di cluster (cioè un gruppo di persone con quella malattia in un unico posto), queste sembrano essere casi molto gravi, ma distanti e non necessariamente in relazione l’uno all’altro, collegati solamente dal fatto di essere stati in Arabia Saudita per l’hajj “.
I coronavirus sono una grande famiglia che comprende virus che causano il raffreddore comune e la Sars. Sarà necessario praticare ulteriori studi ed osservazioni per identificare con maggiore precisione il nuovo coronavirus (che sembra collegato con uno simile dei pipistrelli) e per poter definire l’effettiva consistenza delle minaccia clinica ed epidemiologica. A fronte di tali risultati, l’Oms non raccomanda alcuna restrizione nei riguardi dei viaggi in Qatar. Le informazioni riguardanti i requisiti e le raccomandazioni per la stagione Hajj nel 2012 sono disponibili a questo indirizzo. Il mio commento è che anche questa una dimostrazione del continuo mutare della situazione ambientale che circonda l’uomo, in parte dovuta a intrinseche mutazioni naturali dei microrganismi, in parte alla devastazione dell’ambiente e alla velocità immediata di diffusione dell’infezione a livello globale per via aerea.
È il meccanismo della selezione naturale che impietosamente agisce anche sulla società umana. Quello che però risalta in questo caso è la possibilità che le conoscenze scientifiche accumulate dall’uomo, unite alla presenza ed all’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio contrastino, in maniera quasi sempre efficace, la tendenza naturale alla selezione. La risposta rapida nei riguardi di questa infezione causata da un nuovo coronavirus, sia da un punto di vista assistenziale, che da quello del contenimento e della ricerca, non mi sorprende, ma sollecita una certa ammirazione in me. Per contraltare ci sono ancora vastissime zone del mondo prive dei più elementari servizi di assistenza sanitaria e le popolazioni che hanno la sventura di abitarvi soffrono ingiustamente per malattie che la semplice adozione di standard di vita più accettabili facilmente estinguerebbero. Al giorno d’oggi cosa del tutto alla portata di un intervento (e lo dico con la massima tranquillità) indirizzato ad una razionalizzazione dell’uso globale delle risorse. Invece la persistenza di livelli di vita anacronistici facilita la possibilità che nuove e vecchie malattie (rammento la minaccia Ebola) insorgano e si sviluppino pericolosamente.