L’estate delle Cinquanta sfumature, la trilogia erotica firmata dall’inglese Erika Leonard, in arte E.L. James, è finita da poco e per la letteratura rosa è tempo di bilanci. Scrittrici, editrici e lettrici discutono del romanzo che verrà. Lo fanno dal 27 al 30 settembre al Womens’ Fiction Festival di Matera. La prima, e per ora unica, rassegna internazionale in Italia, dedicata alla letteratura femminile. Narrativa rosa, ma anche gialli, fantasy e saggi. Si presentano nuovi libri, ma soprattutto ci sono congressi dove gli scrittori possono proporsi agli editori e pubblicare il loro romanzo. Come è successo, ad esempio, a Gabriella Genisi, autrice per Sonzogno delle inchieste della commissaria Lolì, diventate anche fiction Rai.
L’iniziativa è nata nel 2009 da un’idea di Maria Paola Romeo, allora consulente editoriale di Harlequin Mondadori,oggi agente letterario per Grandi&Associati, e Elizabeth Jennings, scrittrice americana trasferitasi a Matera. “Mi ero resa conto sulla mia pelle – spiega la Jennings – che in Italia gli scrittori non avevano nessun aiuto, a meno che non fossero raccomandati. Negli Stati Uniti era diverso, gli autori esordienti avevano più possibilità. Volevo creare un’occasione di confronto tra editori, autori e lettori da tutto il mondo. La narrativa rosa, poi, è un genere a me vicino e di grande successo”. La manifestazione parte in sordina, ma, anche con l’aiuto di Maria Teresa Cascino e Giovanni Moliterni, cresce negli anni.
Per l’edizione 2012 si sono accreditati in 100 tra scrittori, agenti letterari e editor delle più importanti case editrici, ma in molti pensano ancora che un festival dedicato solo alla narrativa rosa sia limitato. “E’ una polemica insensata – commenta Maria Paola – Ci sono rassegne dedicate a ogni genere letterario, dal noir alla saggistica, quello femminile non è da meno e poi ospitiamo e premiamo anche scrittori uomini. “La fiction rosa – puntualizza Elizabeth – è il vero motore dell’editoria in difficoltà, soprattutto dopo il fenomeno Cinquanta sfumature”. “La trilogia porno soft di E.L.James – continua la Romeo – ha il merito di aver riportato molte donne in libreria, gli snobismi lasciano il tempo che trovano”.
Ma, a guardare gli ultimi dati del settore, non c’è da stare allegri. Nel 2012, secondo l’Aie (l’Associazione Italiana Editori) il fatturato legato alla vendita di libri è calato dell’8,7% e il mercato complessivo ha perso 8 milioni di copie. “Siamo consapevoli della crisi editoriale – puntualizza la Jennings – per questo offriamo nuovi strumenti”. Nel congresso per scrittori ci saranno corsi sull’autopromozione attraverso i social network e su come ottenere finanziamenti per la pubblicazione tramite il crowdsourcing. “Le autrici italiane – continua Elizabeth – sono ancora diffidenti verso gli e-book. Preferiscono pubblicare su carta, ma sbagliano. Il formato digitale costa meno, permette di guadagnare di più e è eterno. Un libro, se non è un bestseller, rimane sugli scaffali delle librerie solo pochi mesi. In Italia si pensa che scrivere sia un lusso, più che un lavoro. Non è così, lo scrittore è un professionista e deve vivere di ciò che fa. Per questo bisogna curare con attenzione il proprio business”.
Gli incontri con il pubblico dell’edizione 2012 del Women’s Fiction Festival sono dedicati al rapporto tra letteratura e cibo. Tra gli ospiti Francesca Romana Barberini, autrice e conduttrice tv de Il gambero rosso, e le giornaliste-scrittrici Cinzia Leone, Marina Terragni e Paola Calvetti. Il prossimo best seller femminile sarà dunque ambientato in cucina, magari tra ingredienti afrodisiaci? “Non so – dice la Jennings – Mi piacerebbe che da questa manifestazione nascessero romanzi di successo diversi tra loro. Non un unico capolavoro, ma tante tessere di un bellissimo mosaico”.