Prima è arrivata l’ex ministro Vittoria Brambilla che, appena scesa dall’auto, davanti al Comune di Imola ha proclamato: “Il tempo per il circo con gli animali è definitivamente scaduto”; poi poco dopo sotto il tendone del circo di Aldo Martini, nelle prima periferia della città, il senatore Carlo Giovanardi, che pur fece parte dello stesso governo Berlusconi a risponderle: “Proibire questo tipo di spettacolo spetta solo al Parlamento, non può essere un Sindaco a decidere”.
E’ attraverso questo snodo che si è sviluppato a Imola un confronto, seppure a distanza, tra i difensori dell’Ordinanza del sindaco Daniele Manca che ha vietato l’arrivo di animali dopo la fuga e la morte della giraffa Alexandre, e chi invece si batte contro “il fondamentalismo che criminalizza il circo e vorrebbe far sì che a vedere gli animali fossero solo coloro che si possono permettere un safari africano”.
L’importanza del lavoro del circo, ha annunciato Giovanardi, verrà comunque rinsaldata sabato 1 dicembre quando Papa Benedetto XVI riceverà il mondo circense insieme ai cantastorie e artisti di musica meccanica. E se Brambilla parla di 40 milioni destinati dallo Stato al pianeta Circo negli ultimi sei anni, ben diversa è la versione del presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni: “Tolti i denari destinati ai luna park, alla casa di riposo di Scandicci e ai centri di documentazione e all’accademia culturale, al complesso dei circhi italiani lo Stato destina 2 milioni di euro, un decimo rispetto a quanto avviene nella vicina Francia”.
A difesa del circo il senatore Giovanardi, che richiama anche l’attenzione del Prefetto di Bologna sull’ordinanza di Manca, ricorda poi la poetica felliniana: “lo spettacolo più autentico” e le parole del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura: “ il circo è armonia tra persone ed animali”.
Parla invece di “povere creature” l’onorevole Brambilla, ospite del vice presidente del Consiglio Comunale Andrea Zucchini, richiamando “ il loro essere torturate nelle strutture viaggianti, sottoposte poi ad una tortura psicologica quando sono nate per essere libere”. Tesi questa condivisa anche da una ventina di animalisti che ha accolto Giovanardi con alcune urla di protesta racchiuse nel loro striscione: “giù le zampe dagli animali”.
“Quella che espongo – precisa poi l’ex ministro – è la posizione del Pdl” ma subito arriva la smentita di Giovanardi: “ il Pdl non ha mai detto che gli animali non devono essere utilizzati nel circo” e questa “giraffa è stata fatta uscire tagliando la cimosa che racchiudeva le transenne”. Un danno notevole quello della perdita di Alexandre appena acquistato da Aldo Martini: “Imola e il suo sindaco – ha detto – già un anno fa si erano detti entusiasti del nostro arrivo e per questo avevo scelto il lungofiume del Santerno per il debutto di uno spettacolo cui dovevano assistere molti direttori di circhi europei. Fino a 20 giorni fa tutto ci era favorevole, ora non più dopo essere stati vittima di un sabotaggio che abbiamo denunciato alla Polizia”.
La vicenda giraffa è comunque destinata a percorrere molti chilometri. “Abbiamo scritto al sindaco Manca ed alla Corte dei Conti – ha annunciato il presidente dell’AIDAC Europa (Associazione detentori animali in cattività) Gaetano Montico “per chiedere al Sindaco di ripensare all’ordinanza che sta creando un notevole danno morale ed economico oltre ad impedire ai bambini di assistere ad uno spettacolo molto importante e per questo ci appelleremo a Bruxelles per richiedere la rifusione dei danni che ha colpito anche noi proprietari degli animali”.