L’ex procuratore nazionale Antimafia Pier Luigi Vigna è morto oggi a Firenze. Vigna, 79 anni, è stato a lungo procuratore della Repubblica nel capoluogo toscano. Era ricoverato al Centro Oncologico Fiorentino Villa Ragionieri, la struttura della quale era presidente. Nato il primo agosto 1933 in provincia di Firenze, entra in magistratura nel 1959. Inizia la sua carriera da pretore a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, poi a Milano. Rientrato a Firenze svolge le funzioni di sostituto, poi procuratore aggiunto e infine, dal 1991 di procuratore capo, presso la Procura della Repubblica presso il tribunale di Firenze. In quegli anni si occupa delle inchieste sul terrorismo nero e rosso. Sue le indagini che portarono all’arresto della brigatista Barbara Balzerani. Per passare all’Anonima Sequestri sarda, al caso del Mostro di Firenze. Dal 1992 ha svolto anche la funzioni di procuratore distrettuale antimafia. Dal gennaio del 1997 diventa Procuratore Nazionale Antimafia, incarico che lascia nel 2005 per raggiunti limiti d’età. Nella sua lunga carriera e’ stato autore di diversi libri sulla legalità e sulla giustizia. Dal Quirinale, nel 2005 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Video – Una delle ultime interviste pubbliche di Vigna
Tra i primi a ricordare la figura di Vigna è il leader dell’Italia dei Valori ed ex magistrato Antonio Di Pietro: “La sua scomparsa ci addolora. E’ stato un apprezzatissimo Procuratore della Repubblica a Firenze e poi ha diretto la Procura Nazionale Antimafia negli anni più caldi di contrasto alla mafia stragista. Il suo lavoro certosino è stato importante soprattutto nella ricostruzione delle responsabilità della strage di via dei Georgofili. Chi ha avuto la possibilità di conoscerlo, non ha potuto non ammirarlo per la sua capacità minuziosa di ricerca delle prove e della loro puntuale verifica. E’ stato un grande magistrato che ha fatto onore al Paese e a tutta la magistratura. Resterà un esempio per i tanti sostituti procuratori che seguiranno le sue orme”. Il presidente del Senato Renato Schifani, seconda carica dello Stato, ha diffuso una nota per omaggiare Vigna: “Il nostro Paese ha perso un uomo di grande valore e un giurista di eccezionale capacità. Ha saputo mostrare il significato del senso del dovere, della lealtà, della rettitudine, dell’indipendenza e dell’autonomia del magistrato nel senso più ampio del termine”. Cordoglio anche da parte di Walter Veltroni, che lo ricorda come “un magistrato rigoroso e impegnato a cui il nostro Paese deve molto”. Il presidente del Copasir Massimo D’Alema lo definisce “un esempio di serietà e competenza”.
Parole di stima arrivano dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Apprendo con grande dolore della morte di Pierluigi Vigna, persona di cui ho apprezzato oltre che la professionalità anche la grande sensibilità personale, elementi che ha unito nelle tante importanti indagini che ha curato su fatti tra i più oscuri della storia del nostro paese”.