Nel mondo che gira intorno alla salute spesso si evidenziano delle vicende che proprio nulla hanno a che vedere con il bene dei cittadini-pazienti. L’ultima, in ordine di tempo, ha colpito un chirurgo di fama mondiale, Paolo Macchiarini, che opera all’ospedale di Careggi. “Il chirurgo avrebbe chiesto ad un paziente che doveva operare che gli venissero versati «indebitamente» 150 mila euro e ad un’altra avrebbe prospettato un intervento da 130 mila euro. È quanto emerge dagli atti. Sono sei i casi che la procura contesta a Macchiarini, accusato di concussione, peculato, falso ideologico e materiale”.
Attendiamo ovviamente che la magistratura faccia chiarezza ma, anche considerando le parole del Presidente Napolitano pronunciate nella stessa giornata sulla preoccupazione della situazione di sovraffollamento delle carceri, vorrei prospettare una nuova pena per i reati in campo sanitario. Mandiamo tutti i medici, ed il personale sanitario, che si macchiano di reati, di qualunque natura, contro i pazienti, che si fidano ed affidano a loro, “agli arresti ospedalieri” a riscoprire le regole.
Ha ragione signor Presidente, a che serve riempire le carceri? La maggior parte dei condannati torna a delinquere e non viene riabilitata, come prescrive la Costituzione. Riempiamo gli ospedali di persone che, come nel caso specifico, sanno molto bene operare. Lasciamoli “vivere liberi ma imprigionati” ed impegnati a scontare la pena prestando la loro opera in modo gratuito per il bene della comunità. Una specie di perdono responsabile. Ecco, questa potrebbe essere un’alternativa, alla punizione e alla pena tradizionale, nel rispetto della pari dignità costituzionale.
Dal libro di Gherardo Colombo “Il perdono responsabile” alla pagina 62: “Chi osserva la regola per convinzione non ha bisogno di controllo, perché è lui stesso il primo controllore della sua condotta: condivide il contenuto della regola e quindi la mette in pratica perché vuole farlo”.
Che ne pensa signor Presidente Napolitano?