“Muovi l’Italia, cambia il mondo”. È l’invito che arriva dal Forum della cooperazione internazionale che si terrà a Milano lunedì 1 e martedì 2 ottobre. Un’iniziativa fortemente voluta da Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, per rilanciare il dibattito sui temi legati alla solidarietà e agli aiuti allo sviluppo. E che, a quanto pare, sarà molto partecipata: oltre 1.700 gli iscritti, che si troveranno al teatro Strehler o, collegati in streaming, al teatro Dal Verme.
Negli ultimi anni l’impegno dell’Italia nei confronti dei paesi emergenti è drasticamente calato: dai 732 milioni messi a disposizione nel 2008 della Farnesina (attraverso la direzione generale Cooperazione allo sviluppo) si è passati agli 86 milioni del 2012, che rappresentano lo 0,12 per cento del Pil nazionale. Percentuale ben lontana dallo 0,7 che l’Italia si era impegnata a raggiungere per il 2015.
«Vogliamo rimetterci in movimento, tornare a farci compagni dei paesi del Sud del mondo, ritrovare energie nuove, dopo anni di stanca – annuncia Andrea Riccardi (fra i fondatori nel 1968 della comunità di Sant’Egidio, (attiva in 70 paesi) nel messaggio di benvenuto al Forum – Perché la cooperazione non è solo una doverosa azione di solidarietà, ma anche un asse portante della politica estera di un Paese e, anche, una opportunità di crescita, di sviluppo e di sicurezza». A capo di un dicastero senza portafoglio, Riccardi chiede un graduale riallineamento alla media (0,4 per cento) dei partner europei delle risorse destinate alla cooperazione.
Richiesta condivisa dalle associazioni italiane impegnate nel sostegno a progetti di solidarietà: 282 fra Ong e Onlus secondo l’ultima rilevazione Siscos, 6.392 i cooperanti italiani che nel 2011 si sono recati in 130 paesi esteri. Altro punto d’interesse prioritario per gli operatori del settore è la riforma della legge 49, la normativa del 1987 che regola cooperazione e volontariato.
I rappresentanti delle associazioni, dei sindacati e degli enti locali hanno partecipato nei mesi scorsi, con i funzionari ministeriali, al percorso di preparazione al Forum che li ha visti riuniti in dieci tavoli di discussione. Il loro lavoro confluirà nei sei panel paralleli di approfondimento ai quali, lunedì pomeriggio, sono invitati i 1.700 partecipanti.
Alla sessione plenaria del mattino interverrà – oltre al premier Mario Monti, ai ministri Andrea Riccardi e Giulio Terzi di Sant’Agata, titolare degli Affari esteri – il presidente del Burkina Faso Blaise Campaoré. L’Italia ha da poco firmato un accordo di collaborazione con il paese subsahariano che prevede l’apertura nella capitale Ouagadougou di “un’unità tecnica”. Il Burkina è ritenuto strategico per la stabilità dell’area e, insieme al confinante Niger, è uno dei principali destinatari degli aiuti della cooperazione italiana.
Il presidente Campaoré, al potere da 25 anni, gioca un ruolo di mediatore locale: è intervenuto in Costa d’Avorio, Togo, Niger e attualmente è impegnato come rappresentante della Cédéao, la Comunità degli stati dell’Africa occidentale, nella difficile missione di trovare una soluzione per il Nord del Mali in mano ai gruppi integralisti islamici. Ha avuto una parte importante anche nella liberazione di Rossella Urru, la cooperante del Cisp rapita all’interno del campo di rifugiati sarawi a Tindouf nell’ottobre 2011 e rilasciata lo scorso 18 luglio. Ci sarà anche lei sul palco dello Strehler a portare la sua testimonianza.
Martedì mattina, dopo la tavola rotonda su “La risposta dell’Italia”, prenderà la parola Ertharin Cousin, direttore esecutivo del World food programme, il Programma alimentare mondiale, impegnato, fra l’altro, nella lotta contro la carestia che affligge 18 milioni di persone in otto paesi del Sahel.
Per coinvolgere il maggior numero di cittadini sui temi del Forum, il Comune di Milano – che ne è co-organizzatore – promuove un fitto programma d’iniziative sul territorio legate alla solidarietà e alla cooperazione. Il Fuori Forum è iniziato il 25 settembre e continuerà fino al 12 ottobre: 44 eventi che coinvolgono scuole, fondazioni, Ong milanesi, consigli di zona.
Diritti
A Milano il Forum della cooperazione internazionale. Ospite anche Rossella Urru
Oltre 1.700 gli iscritti che si troveranno al teatro Strehler o, collegati in streaming, al teatro Dal Verme dall'1 al 2 ottobre per il meeting organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio dal titolo “Muovi l’Italia, cambia il mondo”. Interventi del premier Mario Monti, dei ministri Riccardi e Terzi di Sant'Agata oltreché della cooperante sarda rapita nell’ottobre 2011 e rilasciata lo scorso 18 luglio
“Muovi l’Italia, cambia il mondo”. È l’invito che arriva dal Forum della cooperazione internazionale che si terrà a Milano lunedì 1 e martedì 2 ottobre. Un’iniziativa fortemente voluta da Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, per rilanciare il dibattito sui temi legati alla solidarietà e agli aiuti allo sviluppo. E che, a quanto pare, sarà molto partecipata: oltre 1.700 gli iscritti, che si troveranno al teatro Strehler o, collegati in streaming, al teatro Dal Verme.
Negli ultimi anni l’impegno dell’Italia nei confronti dei paesi emergenti è drasticamente calato: dai 732 milioni messi a disposizione nel 2008 della Farnesina (attraverso la direzione generale Cooperazione allo sviluppo) si è passati agli 86 milioni del 2012, che rappresentano lo 0,12 per cento del Pil nazionale. Percentuale ben lontana dallo 0,7 che l’Italia si era impegnata a raggiungere per il 2015.
«Vogliamo rimetterci in movimento, tornare a farci compagni dei paesi del Sud del mondo, ritrovare energie nuove, dopo anni di stanca – annuncia Andrea Riccardi (fra i fondatori nel 1968 della comunità di Sant’Egidio, (attiva in 70 paesi) nel messaggio di benvenuto al Forum – Perché la cooperazione non è solo una doverosa azione di solidarietà, ma anche un asse portante della politica estera di un Paese e, anche, una opportunità di crescita, di sviluppo e di sicurezza». A capo di un dicastero senza portafoglio, Riccardi chiede un graduale riallineamento alla media (0,4 per cento) dei partner europei delle risorse destinate alla cooperazione.
Richiesta condivisa dalle associazioni italiane impegnate nel sostegno a progetti di solidarietà: 282 fra Ong e Onlus secondo l’ultima rilevazione Siscos, 6.392 i cooperanti italiani che nel 2011 si sono recati in 130 paesi esteri. Altro punto d’interesse prioritario per gli operatori del settore è la riforma della legge 49, la normativa del 1987 che regola cooperazione e volontariato.
I rappresentanti delle associazioni, dei sindacati e degli enti locali hanno partecipato nei mesi scorsi, con i funzionari ministeriali, al percorso di preparazione al Forum che li ha visti riuniti in dieci tavoli di discussione. Il loro lavoro confluirà nei sei panel paralleli di approfondimento ai quali, lunedì pomeriggio, sono invitati i 1.700 partecipanti.
Alla sessione plenaria del mattino interverrà – oltre al premier Mario Monti, ai ministri Andrea Riccardi e Giulio Terzi di Sant’Agata, titolare degli Affari esteri – il presidente del Burkina Faso Blaise Campaoré. L’Italia ha da poco firmato un accordo di collaborazione con il paese subsahariano che prevede l’apertura nella capitale Ouagadougou di “un’unità tecnica”. Il Burkina è ritenuto strategico per la stabilità dell’area e, insieme al confinante Niger, è uno dei principali destinatari degli aiuti della cooperazione italiana.
Il presidente Campaoré, al potere da 25 anni, gioca un ruolo di mediatore locale: è intervenuto in Costa d’Avorio, Togo, Niger e attualmente è impegnato come rappresentante della Cédéao, la Comunità degli stati dell’Africa occidentale, nella difficile missione di trovare una soluzione per il Nord del Mali in mano ai gruppi integralisti islamici. Ha avuto una parte importante anche nella liberazione di Rossella Urru, la cooperante del Cisp rapita all’interno del campo di rifugiati sarawi a Tindouf nell’ottobre 2011 e rilasciata lo scorso 18 luglio. Ci sarà anche lei sul palco dello Strehler a portare la sua testimonianza.
Martedì mattina, dopo la tavola rotonda su “La risposta dell’Italia”, prenderà la parola Ertharin Cousin, direttore esecutivo del World food programme, il Programma alimentare mondiale, impegnato, fra l’altro, nella lotta contro la carestia che affligge 18 milioni di persone in otto paesi del Sahel.
Per coinvolgere il maggior numero di cittadini sui temi del Forum, il Comune di Milano – che ne è co-organizzatore – promuove un fitto programma d’iniziative sul territorio legate alla solidarietà e alla cooperazione. Il Fuori Forum è iniziato il 25 settembre e continuerà fino al 12 ottobre: 44 eventi che coinvolgono scuole, fondazioni, Ong milanesi, consigli di zona.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".