Oltre 1.700 gli iscritti che si troveranno al teatro Strehler o, collegati in streaming, al teatro Dal Verme dall'1 al 2 ottobre per il meeting organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio dal titolo “Muovi l’Italia, cambia il mondo”. Interventi del premier Mario Monti, dei ministri Riccardi e Terzi di Sant'Agata oltreché della cooperante sarda rapita nell’ottobre 2011 e rilasciata lo scorso 18 luglio
“Muovi l’Italia, cambia il mondo”. È l’invito che arriva dal Forum della cooperazione internazionale che si terrà a Milano lunedì 1 e martedì 2 ottobre. Un’iniziativa fortemente voluta da Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, per rilanciare il dibattito sui temi legati alla solidarietà e agli aiuti allo sviluppo. E che, a quanto pare, sarà molto partecipata: oltre 1.700 gli iscritti, che si troveranno al teatro Strehler o, collegati in streaming, al teatro Dal Verme.
Negli ultimi anni l’impegno dell’Italia nei confronti dei paesi emergenti è drasticamente calato: dai 732 milioni messi a disposizione nel 2008 della Farnesina (attraverso la direzione generale Cooperazione allo sviluppo) si è passati agli 86 milioni del 2012, che rappresentano lo 0,12 per cento del Pil nazionale. Percentuale ben lontana dallo 0,7 che l’Italia si era impegnata a raggiungere per il 2015.
«Vogliamo rimetterci in movimento, tornare a farci compagni dei paesi del Sud del mondo, ritrovare energie nuove, dopo anni di stanca – annuncia Andrea Riccardi (fra i fondatori nel 1968 della comunità di Sant’Egidio, (attiva in 70 paesi) nel messaggio di benvenuto al Forum – Perché la cooperazione non è solo una doverosa azione di solidarietà, ma anche un asse portante della politica estera di un Paese e, anche, una opportunità di crescita, di sviluppo e di sicurezza». A capo di un dicastero senza portafoglio, Riccardi chiede un graduale riallineamento alla media (0,4 per cento) dei partner europei delle risorse destinate alla cooperazione.
Richiesta condivisa dalle associazioni italiane impegnate nel sostegno a progetti di solidarietà: 282 fra Ong e Onlus secondo l’ultima rilevazione Siscos, 6.392 i cooperanti italiani che nel 2011 si sono recati in 130 paesi esteri. Altro punto d’interesse prioritario per gli operatori del settore è la riforma della legge 49, la normativa del 1987 che regola cooperazione e volontariato.
I rappresentanti delle associazioni, dei sindacati e degli enti locali hanno partecipato nei mesi scorsi, con i funzionari ministeriali, al percorso di preparazione al Forum che li ha visti riuniti in dieci tavoli di discussione. Il loro lavoro confluirà nei sei panel paralleli di approfondimento ai quali, lunedì pomeriggio, sono invitati i 1.700 partecipanti.
Alla sessione plenaria del mattino interverrà – oltre al premier Mario Monti, ai ministri Andrea Riccardi e Giulio Terzi di Sant’Agata, titolare degli Affari esteri – il presidente del Burkina Faso Blaise Campaoré. L’Italia ha da poco firmato un accordo di collaborazione con il paese subsahariano che prevede l’apertura nella capitale Ouagadougou di “un’unità tecnica”. Il Burkina è ritenuto strategico per la stabilità dell’area e, insieme al confinante Niger, è uno dei principali destinatari degli aiuti della cooperazione italiana.
Il presidente Campaoré, al potere da 25 anni, gioca un ruolo di mediatore locale: è intervenuto in Costa d’Avorio, Togo, Niger e attualmente è impegnato come rappresentante della Cédéao, la Comunità degli stati dell’Africa occidentale, nella difficile missione di trovare una soluzione per il Nord del Mali in mano ai gruppi integralisti islamici. Ha avuto una parte importante anche nella liberazione di Rossella Urru, la cooperante del Cisp rapita all’interno del campo di rifugiati sarawi a Tindouf nell’ottobre 2011 e rilasciata lo scorso 18 luglio. Ci sarà anche lei sul palco dello Strehler a portare la sua testimonianza.
Martedì mattina, dopo la tavola rotonda su “La risposta dell’Italia”, prenderà la parola Ertharin Cousin, direttore esecutivo del World food programme, il Programma alimentare mondiale, impegnato, fra l’altro, nella lotta contro la carestia che affligge 18 milioni di persone in otto paesi del Sahel.
Per coinvolgere il maggior numero di cittadini sui temi del Forum, il Comune di Milano – che ne è co-organizzatore – promuove un fitto programma d’iniziative sul territorio legate alla solidarietà e alla cooperazione. Il Fuori Forum è iniziato il 25 settembre e continuerà fino al 12 ottobre: 44 eventi che coinvolgono scuole, fondazioni, Ong milanesi, consigli di zona.