Ci sono diversi modi di vivere un concerto, di percepire la musica di un violoncello, di una batteria, di una chitarra. Lo sanno bene i Subsonica, che nel 2000, con la loro Discolabirinto” cercarono di far vedere il suono, traducendolo in luce e movimento. E lo sanno bene Alfonso Marrazzo e Sara Longhi, i due ragazzi che martedì 2 ottobre a Bologna apriranno il primo locale gestito solo da sordi. Si chiamerà “Senza nome” e sarà un luogo dove provare ad abbattere le barriere dei linguaggi, unendo allo stesso tavolo udenti e non, e mettendo in comunicazione rumore e silenzio, voci e gesti.

L’obiettivo è riuscire a fare coesistere il linguaggio visivo e quello sonoro, trasformando la comunicazione in una scoperta e in un esperimento in bilico tra gioco e arte. “Il progetto – spiegano i due gestori – nasce dall’esigenza di avere uno spazio dove far confluire le idee e i concetti di un mondo visivo attraverso la sperimentazione artistica, la ricerca e il confronto di linguaggi differenti”.

I modi sono tanti. All’ingresso, per esempio, i clienti troveranno l’Angolo del cocciuto: una bacheca, munita di specchio, con dei post-it su cui sono scritti tutti i prodotti in vendita nel locale. Accanto l’intero menù tradotto in L.i.s., la Lingua dei segni italiana. Si potrà dunque scegliere il sistema più facile per fare un’ordinazione presentando un foglietto ai baristi, oppure cimentarsi in un nuovo modo di esprimersi: muovendo cioè le mani. E chi sceglierà la Lis sarà premiato con uno sconto al bancone. Un invito ironico a mettersi alla prova.

Il locale, che si trova in via Belvedere, dietro il noto Mercato delle Erbe di Bologna, aprirà al pubblico martedì 2 ottobre, alle 19, con l’inaugurazione di ‘Inudibile – Rassegna di eventi diversamente percettibili’.  Ospite della serata la poetessa sorda Chiara Di Monte, che reciterà i suoi versi in Lingua dei segni italiana. Mentre alle 21 è in programma un concerto sonoro e insieme visivo con 4 violoncellisti della ‘Bologna cello project’, che, lavorando contemporaneamente su un doppio binario comunicativo, proveranno a tradurre la musica in luci e immagini. Il cartellone culturale, che animerà il bar tutte le sere fino alla fine dell’inverno, è organizzato dall’associazione culturale Farm, che dal 2008 promuove realtà cinematografiche e musicali indipendenti a livello nazionale e internazionale, insieme al Gruppo Camaleonte, che da anni collabora con  artisti sordi.

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