Una colata di cemento nel primo comune sciolto per mafia in Lombardia. Il progetto del tracciato risale a 50 anni fa: la Pedemontana dovrebbe infatti collegare l’aeroporto di Oro al Serio (Bergamo) con quello di Malpensa (Varese) per un totale di 157 km tra autostrada e viabilità locale. Desio, comune di 40mila abitanti in Brianza, rischia così di perdere l’unico spazio agricolo rimasto, oltre agli espropri che riguarderanno tutte le case sorte su quella tratta negli ultimi 50anni. Per questo tutti i comitati civici della zona, muniti di bandiere simili a quelle dei No Tav, hanno attraversato in corteo la città: “La viabilità locale non reggerà il traffico derivante da un’autostrada simile”, dice un manifestante: a Desio sarà costruito lo svincolo più grande d’Europa, oltre a un autogrill cinque volte più grande dell’ospedale locale. Molte le famiglie con bambini presenti: “Avevamo comprato una casa qui per fare crescere i nostri figli in mezzo al verde”, ricorda una mamma. Assenti gli amministratori locali. I manifestanti hanno anche lanciato una campagna firme su Avaaz, per dire “No alla Pedemontana” di Francesca Martelli
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