“Questi emendamenti sono una merce di scambio in un quadro più generale che riguarda anche altre leggi. Personalmente ritengo che la legge debba essere approvata. Contiene sì qualche difetto, ma può essere facilmente corretta”. Così Gaetano Pecorella, deputato Pdl e per anni uno dei legali di Silvio Berlusconi, interpellato da ilfattoquotidiano.it sul ddl anticorruzione che ha visto spuntare durante l’iter di approvazione un altro emendamento salva-Ruby. Pecorella spiega che “non c’è assolutamente bisogno di cambiare l’intero sistema normativo per un singolo processo e che saranno i giudici a valutare quanto un episodio rappresenti o meno la concussione.” Così mentre un italiano su dodici si è visto chiedere una tangente nell’ultimo anno, il deputato ricorda anche “l’importanza di una legge antiriciclaggio che che l’Europa ci chiede di introdurre e che, invece, per ragioni che a me non sono molto chiare ancora non si è fatta”. Invece per il leader dell’IdV, Antonio Di Pietro “il ddl anticorruzione assomiglia alla classica montagna che ha partorito il topolino” di Manolo Lanaro
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