Chiedevano l’abolizione dei rimborsi forfettari, di tutti i normali gettoni di presenza, pari a 122 euro l’uno fino a un massimo di 22 al mese per consigliere (oltre agli 8 forfettari) e la pubblicazione delle spese di funzionamento dei gruppi voce per voce, "anche un euro e 20 centesimi per il giornale"
Approvazione a tempo record per il Consiglio regionale del Piemonte di una nuova legge per abolire le autocertificazioni dei consiglieri, ridurre i voli aerei e obbligarli a rendere pubblici i bilanci dei gruppi. Il testo è passato con 52 sì e 1 no del partito dei Pensionati. Misure che, tuttavia, non sono sufficienti per i consiglieri del Movimento 5 Stelle Davide Bono e Fabrizio Biolè i cui emendamenti, invece, sono stati bocciati.
I due consiglieri chiedevano l’abolizione dei rimborsi forfettari spettanti a tutti i consiglieri indipendentemente dall’attività svolta, uguali a 8 gettoni pari a 973 euro, più tremila chilometri pari a 1.521 euro. A questo si aggiungeva l’abolizione di tutti i normali gettoni di presenza, pari a 122 euro l’uno fino a un massimo di 22 al mese per consigliere (oltre agli 8 forfettari). Infine, si chiedeva la pubblicazione delle spese di funzionamento dei gruppi voce per voce, “anche un euro e 20 centesimi per il giornale”, come spiega il capogruppo Bono. La legge approvata oggi prevede invece di aggregare tutte le spese in 18 macro-voci. Le altre proposte sono sul tappeto al tavolo di concertazione sui costi della politica, che metterà a punto ulteriori tagli entro la prossima settimana, dopo che saranno rese note le indicazioni del governo in materia.
Abolito invece nel provvedimento il sistema delle autocertificazioni per le missioni esterne dei consiglieri che quindi non potranno più avere il gettone di presenza o il rimborso chilometrico per la partecipazione in rappresentanza della Regione a sagre, eventi culturali e manifestazioni sul territorio. Inoltre sono stati aboliti tutti i viaggi internazionali mentre sono stati ridotti da 12 a sette quelli che i consiglieri potranno fare in rappresentanza dell’ente sul territorio nazionale. Dovrebbe invece essere votata domani la proposta per ridurre il numero dei consiglieri a Palazzo Lascaris dagli attuali 60 a 50.
Lo scandalo dei costi della politica ha travolto i consiglieri piemontesi, di cui nei giorni scorsi sono emerse spese record. Tutto è iniziato con le dichiarazioni di Roberto Rosso, l’ex vicepresidente della Giunta Cota (ed ex sottosegretario di un paio di governi Berlusconi, nonché fugace leader piemontese di Fli prima del rientro nei ranghi al tempo dei “responsabili”), che ha raccontato in tv la performance dell’amico consigliere che incassava gettoni di missione e rimborsi chilometrici mentre era in settimana bianca a Sestriere. Poi sono emersi altri casi. Roberto Boniperti, ad esempio, vicepresidente del Consiglio regionale (ex Pdl, ora Progett’Azione, costola locale del Centrodestra), con 37 mila euro soltanto nel 2011 è il recordman delle indennità di missione e dei rimborsi chilometrici tra i membri del Consiglio. Poi c’è chi è andato alla sagra della rana di Vercelli, chi, come Maurizio Lupi, ha partecipato ad un evento culturale a Borgonato Alessandrino e chi, in un sussulto di antifascismo, si è gustato quattro o cinque spettacoli di “Voci dei Luoghi”, rassegna itinerante organizzata per celebrare la Resistenza. Poi si è fatto rimborsare il viaggio, più il gettone di presenza di 122 euro.