Il governatore della California Jerry Brown ha firmato pochi giorni fa due leggi, votate dal Senato californiano il mese scorso, che impegnano le università pubbliche dello stato americano a creare cinquanta manuali universitari gratuiti e ad accesso libero. Entro un anno gli studenti californiani potranno quindi scaricare gratuitamente da internet alcuni dei libri di testo di cui necessitano per gli studi universitari. Secondo le nuove leggi, le università dovranno dar vita alla California Digital Open Source Library, cioè una biblioteca online e accessibile da chiunque in cui pubblicare i libri di testo. I cinquanta manuali che saranno resi disponibili entro la fine del 2013 dovranno essere scelti tra quelli necessari per altrettanti corsi di base all’interno del sistema universitario californiano.
Infatti il California Open dovrà stilare una lista di testi necessari per i corsi di laurea e occuparsi di produrli partendo da zero oppure di utilizzare testi già esistenti e rielaborarli. L’obiettivo è sviluppare “libri di testo digitali e materiali didattici di alta qualità, alla portata di tutti e open source”. La clausola open source è particolarmente importante: secondo la nuova legge californiana, i libri dovranno essere pubblicati con una licenza Creative Commons alternativa al normale copyright, che permetta a chiunque di scaricarli, usarli, diffonderli e modificarne i contenuti, fatto salvo il riconoscimento della paternità dell’opera agli autori originari. Questa clausola favorisce gli studenti, che si trovano di fronte ad aumenti dei prezzi dei libri di testo e faticano a coprire tutte le spese necessarie per la propria educazione. Ma serve anche a permettere a professori che insegnano nelle università di tutto il mondo di adottare questi libri per i propri corsi.
Inoltre i libri dovranno essere pubblicati in modo da favorire le persone che volessero modificarli e migliorarli. La stessa Creative Commons, istituzione che si occupa di immaginare forme alternative di copyright, ha spiegato che si tratta di “una grande vittoria per la California” perché è un tentativo di usare le licenze aperte e le competenze accumulate dall’Università dello stato per “far risparmiare denaro alle famiglie californiane e per rispondere ai bisogni di insegnanti e studenti”. Questa iniziativa fa parte di una serie di innovazioni che le università statunitensi stanno adottando per sfruttare le potenzialità della rete: la stessa University of California sta partecipando a esperimenti di insegnamento gratuito online, come Coursera o OpenCourseWare.
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California, manuali digitali nelle università pubbliche. Tutti open source
Secondo quanto approvato dal Senato, entro un anno gli studenti potranno scaricare 50 testi gratuitamente da internet, che saranno disponibili entro fine 2013. Le università dovranno poi creare una biblioteca online e in cui pubblicare i libri
Il governatore della California Jerry Brown ha firmato pochi giorni fa due leggi, votate dal Senato californiano il mese scorso, che impegnano le università pubbliche dello stato americano a creare cinquanta manuali universitari gratuiti e ad accesso libero. Entro un anno gli studenti californiani potranno quindi scaricare gratuitamente da internet alcuni dei libri di testo di cui necessitano per gli studi universitari. Secondo le nuove leggi, le università dovranno dar vita alla California Digital Open Source Library, cioè una biblioteca online e accessibile da chiunque in cui pubblicare i libri di testo. I cinquanta manuali che saranno resi disponibili entro la fine del 2013 dovranno essere scelti tra quelli necessari per altrettanti corsi di base all’interno del sistema universitario californiano.
Infatti il California Open dovrà stilare una lista di testi necessari per i corsi di laurea e occuparsi di produrli partendo da zero oppure di utilizzare testi già esistenti e rielaborarli. L’obiettivo è sviluppare “libri di testo digitali e materiali didattici di alta qualità, alla portata di tutti e open source”. La clausola open source è particolarmente importante: secondo la nuova legge californiana, i libri dovranno essere pubblicati con una licenza Creative Commons alternativa al normale copyright, che permetta a chiunque di scaricarli, usarli, diffonderli e modificarne i contenuti, fatto salvo il riconoscimento della paternità dell’opera agli autori originari. Questa clausola favorisce gli studenti, che si trovano di fronte ad aumenti dei prezzi dei libri di testo e faticano a coprire tutte le spese necessarie per la propria educazione. Ma serve anche a permettere a professori che insegnano nelle università di tutto il mondo di adottare questi libri per i propri corsi.
Inoltre i libri dovranno essere pubblicati in modo da favorire le persone che volessero modificarli e migliorarli. La stessa Creative Commons, istituzione che si occupa di immaginare forme alternative di copyright, ha spiegato che si tratta di “una grande vittoria per la California” perché è un tentativo di usare le licenze aperte e le competenze accumulate dall’Università dello stato per “far risparmiare denaro alle famiglie californiane e per rispondere ai bisogni di insegnanti e studenti”. Questa iniziativa fa parte di una serie di innovazioni che le università statunitensi stanno adottando per sfruttare le potenzialità della rete: la stessa University of California sta partecipando a esperimenti di insegnamento gratuito online, come Coursera o OpenCourseWare.
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Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato salutato, al termine del suo intervento, da una standing ovation all Teatro Pirandello di Agrigento. Tutti in piedi per salutare il Capo dello Stato che ha raggiunto anche le ultime file con i sindaci che indossano il tricolore per una stretta di mano.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Viviamo un tempo in cui tutto sembra esprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà. Ad Agrigento, in Sicilia, in tutto il nostro Paese, nella nostra amata Italia". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme -ha concluso il Capo dello Stato- con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "In un luogo, come Agrigento, ove il patrimonio monumentale è dominante, potrebbe prevalere la convinzione che cultura sia ammirazione delle vestigia del passato. Ma la cultura non ha lo sguardo volto all’indietro. Piuttosto ha sempre sollecitato ad alzarlo verso il domani". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Diceva Thomas Eliot: 'Se smettiamo di credere al futuro, il passato cesserà di essere il nostro passato: diventerà il passato di una civilizzazione estinta'. Ricordare, tener conto delle lezioni del passato è fondamentale -ha sottolineato il Capo dello Stato- ma la storia è levatrice dell’avvenire. Essere fedeli alla propria storia significa, appunto, costruire il futuro. Nel nostro caso l’Italia, con i giacimenti culturali che ovunque la contraddistinguono, è essa stessa lezione di dialogo, di pace, di dignità, per l’oggi e per il domani".
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - Agrigento capitale della cultura 2025 è "la grande occasione per non fallire". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento capitale della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "È cultura il sapere di chi è aperto alla conoscenza del mondo, di chi ha sete di conoscere altri uomini, di chi sa che la vita è frutto dell’incontro. La cultura, cioè, è la vita. Un sentiero in cui l’uomo è in perenne movimento, a contatto con la propria storia, con quella degli altri. Le scoperte e la loro condivisione accrescono le opportunità. Non è una condizione statica, non è l’inerzia che nutre la storia, bensì la crescita del sapere che si trasmette e si diffonde. La crescita dell’incontro, del dialogo. Il cammino di Agrigento nei secoli ne è testimonianza. L’Akragas dei greci. L’Agrigentum dei romani. La Kerkent degli arabi. La Girgenti siciliana di secoli addietro". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Mai come adesso comprendiamo l’urgenza di un riequilibrio, di un nuovo sviluppo che potrà essere veramente tale solo se sarà sostenibile sul piano ambientale e sociale. Mai come adesso abbiamo coscienza del fatto che l’opera delle istituzioni e le politiche pubbliche sono importantissime e tuttavia non basteranno se non verranno sostenute da una corale responsabilità dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Agrigento, 18 gen. (Adnkronos) - "Agrigento intende parlare al resto del Paese e all’Europa di cui è parte. Agrigento, centro irradiatore dell’antica civiltà greca già nel sesto secolo avanti Cristo. L’Akragas di Empedocle, che definì 'radici' i quattro elementi che indicava come costitutivi del tutto: il fuoco, l’aria, la terra, l’acqua. Questi quattro elementi sono ora stilizzati nel logo ufficiale di Agrigento Capitale della Cultura: per Empedocle l’unità degli elementi era la scintilla della nascita di ogni cosa, la separazione invece era causa di morte. Un simbolo che ripropone la necessità di ricomporre, di rigenerare coesione, di procedere insieme". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
"Lo chiede -ha proseguito il Capo dello Stato- il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre numerose purtroppo regioni del pianeta. Lo impongono le tragiche violazioni dei diritti umani che cancellano dignità, e la stessa vita. Lo esigono le diseguaglianze esistenti, crescenti. Le povertà estreme, le marginalità. Lo richiede il lamento della terra, violata dallo sfruttamento senza limite delle risorse, con le sue catastrofiche conseguenze, a partire dal mutamento climatico. La cultura è una sorgente di umanità cui attingere per dotarci di nuovo, indispensabile dinamismo".