Il concetto lo ha dimostrato la furiosa mamma di Franco Fiorito, chiamando in diretta Barbara D’Urso durante Pomeriggio Cinque per ricoprirla d’insulti. Credeva di essere al bancone del pesce al mercato rionale.
Anna Tintori, senza pudore e senza vergogna, ha difeso il figlio descrivendolo sano, puro e innocente.Vietato ridere perché la signora è permalosa. “Non è bello ridere delle disgrazie altrui – tuonava – lei è diventata conduttrice adesso perché prima è stata un’attrice (pardon, signora ma cosa c’entra?). Sta offendendo in maniera indelicata, insensibile un ragazzo che ancora deve essere giustiziato (poveretto, con tutta quella scorpacciata di ostriche qualcuna gli sarà andata di traverso. E poi quelle vacanze in Sardegna, la sua personale scuderia di auto, jeep per emergenza neve, Smart e Bmw, ma anche la caldaia della sua villa al Circeo, abiti sartoriali e cravatte, solo di Marinella. Più altre spese folli che, secondo gli inquirenti, sarebbero stare fatte con soldi pubblici).
E se adesso anche la madre della Minetti, il fratello di Formigoni, la figlia di Fede irrompessero nelle dirette televisive per difendere i cari congiunti inquisiti al cattivo gusto non ci sarebbe fine. Aspettiamoci invece interviste accalorate e altri outing viscerali della signora Tintori (signora? dico bene) che la macelleria mediatica all’ingrosso farà diventare personaggio da operetta buffa o un fritto misto alla Ciociara.
Continuava ruspantemente mammà la scarica di ingiure a un’attonita Barbara: “E’ inutile che fa quella faccia, se vuole fare la conduttrice la faccia con serietà, non con quei sorrisetti. Lei non deve ridere di mio figlio, altrimenti mi auguro che possa pure lei capitare. Mio figlio non ha fatto niente. Niente, niente”.
Una modesta considerazione. Solitamente la sacra famiglia è la prima beneficiata di tanti soldi che piovono addosso come manna dal cielo. E in “famiglia”, secondo gli inquirenti, sarebbero entrati, tra l’altro, un milione 380mila euro sottratti al conto del gruppo Pdl.
Cara Anna, come vede, anche la sua pensione sarebbe assicurata. Comunque, il silenzio è d’oro (non solo lo stipendio del suo pargolo). Soprattutto per rispetto a quella signora che da una tribuna televisiva urlava in faccia a suo figlio, che da tronfio capogruppo alla Regione non ha mai abbassato la cresta (chissà se l’avrà chinata entrando nel carcere di Regina Coeli): “Facciamo cambio di stipendio. Io prendo il suo e vediamo se lei con il mio arriva a fine giornata”.
P.S. Vorrei aggiungere che Emanuele Berardi, uno dei due figli di Barbara, fa il fotoreporter nelle zone calde del medioriente. Non si è mica dato alla politica del magna magna.