L’indebolimento della politica è sotto gli occhi di tutti. I gruppi dirigenti dei principali partiti si ostinano a far finta di nulla, ignorando le proteste dell’opinione pubblica e delle lobbies. Un’incapacità di leggere la realtà che porterà inevitabilmente ad un deciso cambiamento nelle abitudini di voto degli elettori.
Modena, per certi aspetti, si sta rivelando un interessante laboratorio politico. Se andiamo a rileggere la composizione dei partiti a inizio legislatura scopriremmo che diverse cose sono cambiate, partiamo dal centro-sinistra. Il Pd sta vivendo una profonda crisi interna, visioni diverse della città e delle alleanze hanno portato a un rimpasto che nonostante la qualità dei nuovi assessori, poco o nulla ha risolto. Agiungiamo che lo scontro Bersani-Renzi è da molti ancora sottovalutato e abbiamo davanti a noi un orizzonte piuttosto incerto. E ancora: l’Idv ha lasciato andare i suoi uomini migliori e ora rischia la scomparsa, sicuramente in ripresa Sel, che potrà contare su un nome pesante come l’Assessore regionale Massimo Mezzetti.
Lo scenario a destra è ancor più sconvolgente. Il Pdl è ormai agonizzante e nel futuro nasceranno senz’altro nuovi movimenti e liste. La novità più rilevante al momento è il Mir, i moderati in rivoluzione capeggiati dall’avvocato Gianpiero Samorì, un signore che punta diretto al ruolo di premier nazionale. I Mir sono vicini a un altro modenese come Carlo Giovanardi e a buona parte del vecchio establishment di Forza Italia. Piuttosto insofferente e in forte disagio la componente ex An, vicina all’ex ministro Giorgia Meloni. Indecifrabile, infine, la posizione di Isabella Bertolini, ex berlusconiana doc pronta a nuove sfide (magari non così rischiose).
Lega nord e Udc vivranno probabilmente un periodo di transizione. Diverse liste civiche nasceranno o sono già nate (Modena futura per fare un esempio), e come previsto il M5S sarà il vero vincitore.
Lo scenario modenese presenta diversi punti di contatto con la realtà nazionale, ed è per questo che consiglio vivamente di seguire quello che accade e accadrà dalle nostre parti. Potremmo anticipare le nuove tendenze elettorali senza dover per forza seguire i sondaggi di Porta a porta.