Cronaca

Imprenditore su cupola San Pietro, dopo un giorno è finita la protesta

Marcello Di Finizio, imprenditore triestino, per protesta si era arrampicato ieri pomeriggio sul Cupolone. I colloqui telefonici avuti nella notte con Gnudi e Moavero lo hanno convinto a scendere. Il segretario generale della Cgil Camusso: "Il paese non ce la fa più"

E’ finita l’azione di protesta di Marcello Di  Finizio, l’imprenditore triestino che è rimasto per una notte sulla cupola della Basilica di San Pietro, a Roma. L’uomo si era issato ieri sera su un lucernaio della cupola per una direttiva europea che impone di mettere all’asta le concessioni in riva al mare entro il 2015. Nel corso dei vari colloqui che l’imprenditore ha avuto durante la notte sia con il ministro del Turismo Piero Gnudi, che con il ministro per le politiche europee Enzo Moavero (con i quali vi erano state altre riunioni in passato), è stata sempre ribadita “la piena disponibilità ad un incontro che peraltro avrebbe potuto svolgersi alle 12.30 di oggi, alla presenza di alcuni parlamentari che si occupano delle vicende relative alle concessioni balneari”. La posizione dell’uomo è al vaglio della gendarmeria vaticana.

Di Finizio, che nei prossimi giorni potrebbe incontrare i ministri, ha passato la notte sulla cupola del tempio della cristianità, dopo essersi calato fino a una sporgenza sopra una delle finestre del Cupolone. E da lì che esposto uno striscione dalla scritta: “Help!!! Basta Monti, basta Europa, basta multinazionali. Ci state ammazzando tutti. Sviluppo??? Questa è solo macelleria sociale“. “Non sono un pazzo suicida, sono solo disperato. Scenderò – aveva detto Di Finizio a Sky Tg24 – solo se il governo si impegna a convocare subito un tavolo con i rappresentanti dei balneari. Questa storia deve finire, l’Italia deve ripartire. Finora ci sono state solo promesse, hanno fatto solo tagli. Ho parlato al telefono con dei ministri, ma non scendo per ricevere solo una pacca sulla spalla e un calcio in c…, come sempre”.

Oggi sulla vicenda è intervenuta anche il segretario della Cgil, Susanna Camusso: “Mi pare che questi sintomi siano segno di un paese che non ce la fa più rispetto ai problemi che ci sono e alla necessità di avere risposte. Trovo che la manifestazione sociale dei problemi quando avviene nel rispetto della pacificità sia sempre positiva. Credo che vada considerato il segno e il valore del fatto che così tanti soggetti chiedano attenzione”. Intanto Benedetto XVI ha tenuto oggi l’Udienza Generale davanti a 40mila persone radunate in piazza San Pietro proprio mentre sulla cupola continuava la protesta di Marcello Di Finizio.