Il capo del governo non esclude un percorso "a tappe" e la prima potrebbe essere prima del 2013. Poi il Professore sottolinea come fare il sindaco è più difficile di fare il presidente del Consiglio e sottolinea che serve un migliore raccordo tra cittadini e politica e viceversa
Si può individuare anche soltanto una prima tappa per la riduzione della pressione fiscale entro la fine della legislatura? “Individuare anche solo una prima tappa? Non lo escludo”. La risposta è del presidente del Consiglio Mario Monti intervenuto all’Intergruppo parlamentare per l’Agenda urbana. Proprio oggi, peraltro, il presidente della Bce Mario Draghi spinge i governi nazionali a fare riforme strutturali in direzione della crescita.
Il capo del governo ha parlato anche del ruolo della politica e del rapporto di questa con i cittadini. “Un migliore raccordo tra cittadini e politica, e viceversa, è lo sforzo principale cui dobbiamo tendere” spiega Monti, parlando all’Integruppo parlamentare per l’Agenda urbana, alla presenza del sottosegretario Antonio Catricalà e del ministro Fabrizio Barca, con Enrico La Loggia, Walter Vitali e Bruno Tabacci.
“L’Italia – afferma Monti – era l’unico paese europeo a non avere un ministro delle aree urbane ed esiste ora un Comitato interministeriale per le politiche urbane e l’obiettivo è quello di arrivare ad una agenda sulla politica per le città come nel resto dell’Europa, visto che la città è il cuore pulsante dei sistemi socioeconomici sviluppati ed il 70 per cento dei cittadini europei vive in ambiente urbano”.
“Sono mosso da istintiva simpatia per l’Agenda urbana – aggiunge Monti – perché nella città vive il cittadino, se si vuole usare il latino da urbs derivano termini come urbano, urbanità: cose di cui abbiamo particolarmente bisogno di questi tempi. Se invece si vuole richiamare la radice greca, da polis deriva politica. Nell’Agenda urbana ci sono tutti gli elementi sui quali lavorare, in un migliore raccordo tra cittadini e politica, e viceversa, lo sforzo principale cui dobbiamo tendere”. “Fare il sindaco di una grande città – ha aggiunto Monti – è la funzione di governo più difficile. Una funzione molto più difficile di quella che ora io ricopro”.