Un giro di doping per i ciclisti della domenica e per chi aveva l’hobby del body building. Nessun atleta professionista, ma tanti sportivi amatoriali, “palestrati” di provincia sparsi tra le Marche e la Romagna. È il giro di sostanze stupefacenti scoperto oggi dai Nas di Bologna, che hanno eseguito all’alba 35 perquisizioni con otto arresti. In carcere sono finiti in tre: un farmacista di Piandimeleto, in provincia di Pesaro Urbino, Walter Mattozzi, e i titolari di un negozio di integratori alimentari di Morciano, nel riminese, Giorgio e Giacomo Rattini, padre e figlio. Ai domiciliari sono invece finiti in quattro: due medici di Pesaro, Cesare Ricciutelli e Domenico Cannatà, medici di base a Piandimeleto e due spacciatori residenti a Riccione. Un giro stimato dai Nas in 100 mila euro per il solo periodo finito sotto la lente degli investigatori.
Per i due dottori, in particolare, l’accusa è di avere ceduto interi ricettari al farmacista Mattozzi, che poi compilava le prescrizioni mediche intestandole a pazienti ignari e vi applicava il codice a barre di medicinali che non erano mai stati dispensati. Se il farmaco di cui era usato il codice era tra quelli dopanti, il farmacista guadagnava due volte, sia da chi comprava il doping, sia dal rimborso dell’Ausl, l’Azienda Sanitaria di Pesaro Urbino. La truffa al servizio sanitario nazionale, solo nel periodo preso in considerazione, cioè da gennaio 2012 è costata oltre 10mila euro per 300 ricette false.
A rifornirsi dal farmacista era principalmente il negozio di integratori di Morciano. È proprio dalla segnalazione di un traffico sospetto di persone di fronte alla bottega dei prodotti per palestrati che è partita l’indagine dei Carabinieri della stazione di Misano Adriatico. L’indagine dei Nas è arrivata fino in Toscana, in provincia di Livorno. Tra gli arrestati finiti ai domiciliari, anche una ragazza ungherese, che spesso forniva il farmacista di sostanze vietate da anni in Italia.
Sono stati sequestrati circa 3.000 capsule di medicinali anabolizzanti e stupefacenti, oltre 5.000 capsule di farmaci galenici (cioè preparati dallo stesso farmacista) ad azione psicotropa e dopante, 600 confezioni di farmaci de-fustellate (cioè senza codice a barre), circa 30 grammi di hashish, 300 ricette falsificate e alcune decine di ricette in bianco tenute illegalmente.
Nell’operazione chiamata Fantamuscles, sono impegnati circa 200 carabinieri del gruppo per la tutela della salute di Roma e della stazione di Misano Adriatico, della Compagnia di Riccione e dei comandi provinciali di Rimini, Pesaro Urbino, e Livorno, in Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Nell’inchiesta sono indagate anche altre otto persone tra le quali un altro farmacista, due istruttori di body building e cinque pusher.