A fronte di “circostanze eccezionali” Mario Monti si è dichiarato disponibile a ritornare in servizio come presidente del Consiglio dopo le elezioni. Un’ipotesi deprecabile, auspicabile o semplicemente probabile, considerati il contesto economico-finanziario, gli equilibri dell’Eurozona e il livello dell’attuale offerta politica? “Uomo da marciapiede” lo ha domandato ai passanti, constatando che il consenso al Professore è ancora alto, nonostante le politiche di rigore. Molti si sentirebbero rassicurati dalla continuità di governo perché non credono più agli attuali partiti e vedono in Monti un leader autorevole. Altri invece pensano che dopo la parentesi “tecnica”, deve tornare in campo la politica. Tanto più che – sottolinea più di una voce – con il governo Monti la crisi economica si è andata aggravando. Ma è credibile che dalle elezioni possa uscire una solida maggioranza di governo? Pochi ne sono convinti. Potrebbe essere questa la “circostanza eccezionale” evocata da Monti? Molto “dipenderà dalla legge elettorale”, osserva qualcuno. Chiunque andrà al governo – prevedono altri – “avrà il sentiero tracciato”: le politiche di contenimento del debito imposte dall’Europa di Piero Ricca, riprese e montaggio di Nicolò Brindasso
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