A Milano vige il rito ambrosiano. Qui non si fanno feste con facce da maiale e costumi da ancelle di Ulisse. Ci s’incontra semmai da Sadler o da Cracco per cene (davvero) eleganti, si siglano patti seri e professionali, anche se un po’ informali, che permettono di succhiare 47 milioni di euro dal San Raffaele e 70 dalla Fondazione Maugeri. Questo, almeno, secondo le accuse al faccendiere della sanità Pierangelo Daccò, appena condannato a 10 anni per il buco San Raffaele.
Nel rito ambrosiano, anche le parentopoli sono particolari. Metti Roberto Formigoni: ha una strana, grande famiglia. Avendo scelto da giovane di vivere come Memores Domini, il Celeste non si è sposato. La sua “famiglia” è il gruppo dei Memores con cui vive nella bella casa milanese di via Villani. Il “capocasa” innanzitutto, Alberto Perego, commercialista e priore, che guida la preghiera e tiene i conti delle società offshore. Poi gli altri Memores, tra cui Mauro Villa detto Willy, ex segretario di Formigoni, Alberto Villa il maestro, Fabrizio Rota e gli altri. Poi gli amici ciellini della prima ora, come Antonio Simone e Fiorenzo Tagliabue. Alla “famiglia” di Cl si è poi unita la grande famigliona che lo ha adottato: quella di Daccò.
Almeno dal 2007, Formigoni passa Capodanno, Pasqua e una parte delle vacanze estive non solo a spese di Daccò, ma (in parte) anche in compagnia del faccendiere, delle sue due figlie Monica ed Erika, del marito di quest’ultima Massimo Buscemi. Lo ha ricordato la moglie di Simone, nella sua lettera inviata nell’aprile scorso al Corriere della Sera: “Era una gioia degli occhi”, scrive Carla Vites, “vedere il nostro governatore seguire come un cagnolino al guinzaglio Daccò. Perché Robertino, con Daccò e tutta la sua famigliola, si divertiva, e tanto!”. “Me lo vedo sul molo di Portisco arrivare diritto da Milano, pronto a imbarcarsi sullo yacht di Daccò dove le sue figliole lo attendevano con ansia, pronte a togliersi il pezzo di sopra del bikini appena il capitano avesse tirato su l’ancora, perché così il sole si prende meglio”.
Fai parte della famigliona allargata del Celeste? Allora puoi godere di qualche privilegio. Daccò, in società con Simone, porta a casa quella settantina di milioni che i dirigenti della Maugeri gli hanno dato come compenso per le “porte aperte” in Regione. Buscemi è stato per anni assessore di Formigoni. Perego, Willy e compagnia partecipano alle “vacanze di gruppo” del presidente, tra Patagonia e Antille, Costa Smeralda e Saint Tropez. Perego, in più, ha ricevuto fantastiche (e misteriose) consulenze che hanno fatto affluire sui conti all’estero delle sue offshore (Paiolo, Candonly, Memalfa…) soldi di Finmeccanica, Alenia Marconi, Cogep petroli, Agusta…).
Le sorelle Daccò hanno avuto la gestione (con la loro società Poliedrika srl) dell’Auditorium Giorgio Gaber, dentro il Pirellone, e dell’ultimo piano del grattacielo di Gio Ponti, un fantastico belvedere da cui si contempla tutta Milano, che viene affittato per eventi e feste.
E Fiorenzo Tagliabue? È con Formigoni fin dal 1973, quando i due erano la redazione culturale del giornale di Cl. Poi Fiorenzo del Celeste è diventato il portavoce, incarico che ha lasciato per mettersi in proprio e darsi alle pubbliche relazioni. Oggi, con la sua Berenice spa, gestisce gli eventi della piazza coperta ai piedi di Palazzo Lombardia, il nuovo grattacielo detto “il Formigone”, eretto come mausoleo alla perenne gloria del presidentissimo.
Per completare la famigliona, il Celeste, che non si fa mancare niente, ha anche una ex fidanzata: Emanuela Talenti, fino al 2004 spesso fotografata accanto al presidente e a cena con lui, al Bolognese di Milano, anche la sera di San Valentino, il 14 febbraio 2009. Quello stesso anno, Formigoni passa alla giovane donna un totale di 135 mila euro, in più versamenti, parte attinti da contanti dalla provenienza sconosciuta e parte usciti dal suo conto presso la Banca popolare di Sondrio.
Strana famiglia, curiosa parentopoli.