Protesta finita. Per ora. Gli operai della Vinyls saliti, ieri, sul campanile di San Marco hanno deciso di interrompere e scendere giù. Nicoletta Zago, Lucio Sabbadin e Alessandro Gabanotto erano saliti sulla cella campanaria poco dopo le 16 e volevano restarci ad oltranza fino a quando non sarebbero arrivate rassicurazioni sul pagamento degli stipendi arretrati. A far desistere i tre dal loro intento è stata soprattutto la garanzia del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che questa mattina chiederà alle banche di sbloccare le retribuzioni arretrate. “Ora aspettiamo i fatti – dice all’Agi Zago – e ci auguriamo che venga risolto un problema per noi vitale. Seguiremo con interesse, inoltre, il tavolo tecnico convocato dal ministero per dare un futuro alla nostra azienda, oggi in gestione commissariale”.
Ieri i lavoratori dell’azienda di Porto Marghera erano saliti sulla cella campanaria della basilica per manifestare contro lo stallo nel quale versa l’azienda chimica. Nicoletta Zago aveva spiegato: “Siamo stanchi di essere presi in giro. Da 5 mesi non abbiamo lo stipendio né la cassa integrazione”. Gli operai si erano mescolati ai turisti in visita al campanile, e a 90 metri d’altezza avevano esposto uno striscione su cui compariva la scritta: “Vinyls, la vergogna”. “Siamo arrivati qui – aveva spiegato Lucio – con l’intenzione di rimanervi pacificamente. Doveva esserci un incontro al ministero che non c’è stato. Non ci muoveremo da qui a meno che non ci vengano a prendere con la forza”. Lucio aveva giustificato la scelta del campanile di San Marco per l’azione: “E’ chiamato ‘il paron di Venezia’ come sono ‘padroni’ i commissari che ci hanno portato a questo punto”. Gli operai sono stati visitati da monsignor Meneguolo, dalla Curia di Venezia. Il sacerdote ha voluto conoscere il loro stato di salute ed ha espresso solidarietà per la crisi della loro azienda. Sul posto, oltre a funzionari della questura, sono arrivati anche diversi esponenti politici e dei sindacati. “Noi staremo qui anche questa notte – aveva avvertito Nicoletta Zago – se non avremo risposte soddisfacenti”. Poi l’intervento del primo cittadino veneziano.
Il Ministero dello Sviluppo economico affronterà la questione il prossimo martedì 16 ottobre, giorno in cui si terrà un incontro con azienda e sindacati per fare il punto sulla società veneta. Ma Nicoletta Zago non crede più agli incontri sindacali: “Sono stata una decina di volte a Roma e siamo sempre tornati a mani vuote”. La Vinyls ha 370 dipendenti distribuiti in tre stabilimenti italiani: Porto Torres, Porto Marghera e Ravenna. In tutti e tre, tra l’inverno e la primavera scorsi, si sono succedute proteste plateali per la crisi dell’azienda che hanno perfino portato alcuni operai della sede sarda ad occupare l’ex carcere di massima sicurezza dell’Asinara, inscenando una sorta di Isola dei cassaintegrati.