L'emittente dell'imprenditore Di Stefano entra nel mondo del calcio grazie a un accordo con la Lega della serie cadetta e a una nuova piattaforma tecnologica. Un risultato che arriva dopo anni di scontri con governi di vari colori per le frequenze illegittimamente occupate da Rete4
Per Europa 7 è una piccola rivincita. Da sabato prossimo la televisione di Francesco Di Stefano trasmetterà gran parte delle partite di Serie B sul digitale terrestre. Una novità che arriva dopo anni di lotte contro i governi, Berlusconi e non. E contro leggi ad personam che hanno impedito all’emittente di utilizzare le frequenze illegittimamente occupate da Rete 4.
Dei travagli di Europa 7 ha fatto cenno anche il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, che presentando il nuovo canale ha citato la “difficile battaglia dell’emittente contro il mercato”. Una battaglia, a dire il vero non solo contro il mercato, da cui Europa 7 era uscita di nuovo sconfitta appena l’anno scorso: a marzo 2011 Di Stefano si era visto rifiutare dalla Lega Calcio i diritti degli incontri di A e di B rimasti liberi a causa del fallimento della tv Dahlia, nonostante la sua offerta da 5 milioni e 200mila euro fosse l’unica sul piatto. I diritti andarono poi a Mediaset, che per l’attuale stagione di B ha però acquistato solo quelli degli anticipi e dei posticipi. Per i prossimi tre anni tutti gli altri match andranno così in contemporanea sul canale Serie B Tv trasmesso da Europa 7.
“Posso comprendere – commenta Abodi – la grande cautela con cui allora fu valutato l’ingresso di Europa 7 da parte della Serie A, considerando le sue dimensioni di carattere industriale e finanziario. Diciamo che noi ci permettiamo di essere più intraprendenti”. Che cosa è cambiato da un anno fa? Di certo c’è un governo Berlusconi in meno. Abodi sorride: “Questi aspetti fanno parte dei rischi di ambiente, delle prospettive di scenario complessivo. Ora ci aspettiamo che l’esecutivo guidato da Monti dia impulso a tutte le realtà che investono sulla tecnologia”. E nuova tecnologia è una delle parole chiave del progetto che Europa 7 avvia in partnership con la Lega Serie B, visto che la piattaforma T2 utilizzata costituisce il digitale terrestre di seconda generazione, che nel 2015 sostituirà quello di prima.
L’accordo non si basa sulla classica cessione di diritti a un’emittente televisiva, ma su una partnership, in cui la Lega svolge il ruolo di produttore dell’evento. Conquistata la Serie B, Di Stefano guarda già alla Serie A, proprio grazie all’innovazione che – dice – porterà a superare tutti i problemi dell’attuale digitale terrestre: “Il T2 è un’astronave che consentirà addirittura di vedere le partite in 3D”.
Europa 7 trasmette alcuni canali digitali già da due anni, dopo che per oltre un decennio non ha potuto usare le frequenze dell’analogico occupate da Rete 4. Una lunga vicenda a seguito della quale la Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto all’emittente un risarcimento da 10 milioni di euro da parte dello Stato. Non abbastanza per ripagare Di Stefano dei torti subiti. “Io ho fatto una battaglia sui diritti e non ho avuto giustizia”, sostiene. Ma adesso parte una fase nuova: “Qui si parla di impresa e ora, da imprenditore, ho la possibilità di avviare questo progetto. Più che una rivincita, è l’inizio di un’avventura”.
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