Sei milioni d’italiani a letto con l’influenza a causa di tre virus, di cui due nuovi di zecca. Un problema non solo di salute pubblica, ma anche economico. Questa l’allarmante previsione lanciata nei giorni scorsi dall’Anifa, l’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione. La diffusione dei dati coincide con l’avvio della campagna autunnale di vaccinazione antinfluenzale, che partirà il 15 ottobre (con l’obiettivo di “coprire” il 95% della popolazione a rischio sopra i 65 anni), mentre l’Istituto superiore di sanità (Iss) si appresta ad attivare Influnet, la rete sentinella per il monitoraggio epidemiologico dell’influenza stagionale, cui aderiscono un migliaio di dottori di medicina generale e pediatri di base. Negli stessi giorni la rivista Nature annuncia la scoperta di una molecola, utilizzata da ceppi diversi di virus influenzali per ancorarsi alle cellule da infettare, che potrebbe aprire la strada alla realizzazione di vaccini universali. Ma come funzionano e quanto sono efficaci i vaccini antinfluenzali? Su quali dati si fondano le previsioni epidemiologiche annuali? Dobbiamo davvero allarmarci e correre tutti a vaccinarci? Lo abbiamo chiesto a due esperti, che hanno opinioni differenti sull’efficacia delle politiche di vaccinazione di massa. Fabrizio Pregliasco, virologo del dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’Università degli studi di Milano e Tom Jefferson, epidemiologo responsabile del gruppo vaccini della Cochrane Collaboration, una iniziativa internazionale no-profit nata per raccogliere, valutare e diffondere le informazioni relative alla efficacia degli interventi sanitari.
Anifa stima in sei milioni il numero d’italiani che saranno costretti a letto. Condivide queste stime? Su quali dati si fondano?
Pregliasco – Non sono dati allarmanti. Si tratta di una valutazione basata sul trend storico su cui possiamo basare la dimensione delle stagioni influenzali mediante la rete Influnet. Una rete di sorveglianza che dal 1994, grazie ad un campione di medici di famiglia e, conseguentemente, di pazienti, ci fornisce la stima dei casi totali.
Jefferson – Previsioni di questo tipo sono fatte di anno in anno a scopo esclusivamente commerciale. Non si capisce mai su cosa siano basate e nell’ultima decade si sono sempre rivelate sbagliate.
La vaccinazione è sempre da consigliare o esistono delle controindicazioni, per esempio per i bambini? Quali sono le possibili alternative?
P – La vaccinazione antinfluenzale è un opportunità per tutti. Diventa una raccomandazione forte per i soggetti fragili (anziani e persone di ogni età, bambini compresi, con problemi cardiaci e respiratori cronici). In alternativa oggi c’è anche la possibilità di usare probiotici, ovvero lattobacilli o immunostimolanti da assumere a cicli. Per quanto riguarda i bambini, diciamo che a oggi il vaccino può essere usato perché sicuro ed efficace. Non c’è, invece, accordo sull’opportunità per il sistema sanitario nazionale di pagarlo per tutti.
J – Le campagne vaccinali non si basano su evidenze scientifiche. Per esempio, non esistono prove di efficacia convincenti dei vaccini inattivati nei bambini. Le alternative, che sono efficaci per tutte le sindromi influenzali, sono l’igiene personale e le barriere (come guanti e maschere) usate in situazioni epidemiche.
Che caratteristiche avranno i ceppi influenzali quest’anno? Come nasce un vaccino antinfluenzale? Come funziona?
P – Quest’anno avremo a che fare con tre virus, ancora quello pandemico degli ultimi anni e due nuove varianti. Il vaccino viene prodotto a partire da ceppi decisi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla base dei dati di una rete mondiale di laboratori. Agisce aumentando le difese e producendo anticorpi neutralizzanti per i virus. Si tratta di un vaccino ucciso e purificato.
J – Non saprei rispondere. Più dei virus m’interessa ciò che avviene nella popolazione.
Contro quali virus proteggono questi vaccini? Quanto sono efficaci?
P – I vaccini forniscono protezione contro i virus influenzali di cui contengono gli antigeni. Riducono dal 70 all’80 per cento la probabilità di malattia e del 50 per cento quella di decessi e complicanze. È difficile a volte stimarne l’efficacia, perché sintomi simili a quelli influenzali sono dovuti anche ad altri virus.
J – La cosiddetta influenza stagionale è una sindrome acuta e benigna, dovuta ad un calderone di cause note, come i virus, e ignote, che rappresentano il carico maggiore. Il vaccino c’immunizza da certi virus contro cui è mirato, che si presuppone circoleranno. Ma non ci protegge dalla miriade di agenti infettivi, circa 300, responsabili delle sindromi influenzali, che sono di gran lunga la fetta più grande. Agitare lo spauracchio della pandemia influenzale, giocando sull’equivoco che vaccinandosi ci si protegga da tutti i virus dell’influenza, serve solo a vendere più vaccini.
È possibile che il virus stagionale sia diverso rispetto a quello adoperato per i vaccini e che ci si ammali anche se si è vaccinati?
P – Qualcuno si ammala lo stesso, ma con meno intensità. Se il virus muta durante la stagione, la protezione è inferiore: negli ultimi vent’anni è successo tre volte.
J – Certo, è una delle ragioni principali della loro inefficacia.
Esistono componenti chimiche potenzialmente tossiche nei vaccini? Quali conseguenze possono comportare per la salute?
P – No. Nessuna componente tossica. Purtroppo una pesante campagna di disinformazione via internet di gruppi antivaccinatori è stata capace d’instillare dubbi atroci sulla sicurezza. Oggi ci sono tifoserie opposte ed è difficile contrastare questa campagna con argomentazioni scientifiche.
J – Alcuni dei più noti vaccini pandemici – pagati profumatamente dai contribuenti italiani – sono legati a rare sindromi neurologiche. In generale, la qualità della letteratura sui vaccini antinfluenzali è pessima e, personalmente, starei attento prima di prendere qualsiasi decisione.
Quando un virus influenzale rischia di diventare “pandemico” e provocare un’epidemia su scala mondiale? Quali sono le sue caratteristiche?
P – Accade quando è un virus molto diverso da quello che è circolato nel passato e quindi può colpire potenzialmente sino al 40 per cento della popolazione. Inoltre può essere anche più aggressivo.
J – Non si sa, anche perché non esiste una definizione comunemente accettata di pandemia.
Quali sono attualmente i ceppi più pericolosi da questo punto di vista? In che modo l’Italia è attrezzata per far fronte a un’eventuale emergenza di questo tipo?
P – Esistono alcune varianti (A/H1N1v, A/H1N2v e A/H3N2v) che ci impensieriscono. Ma oggi, come nel 2009, siamo tuttavia in grado di prevedere possibili situazioni di rischio. Personalmente ritengo che i piani pandemici messi a punto e testati nel 2009 ci possano garantire un’adeguata reazione in presenza di un’epidemia.
J – Non so quali possano essere. Ma ribadisco che sono in ballo interessi commerciali molto forti.
Cosa pensa della trasparenza nella pubblicazione degli studi sui virus modificati in laboratorio? Quali i potenziali rischi per la sicurezza?
P – Non è così immediato riuscire a riprodurre quello che i ricercatori riescono a fare in laboratorio. Le informazioni ricavate dagli studi sono, tuttavia, indispensabili per far procedere la ricerca.
J – Questi esperimenti sono probabilmente dissennati e seguono logiche non sempre chiare. I pericoli, infatti, sono spesso superiori ai benefici. Pertanto, i risultati di questi studi non andrebbero pubblicati, se non in forma incompleta.
Scienza
Influenza, via alle vaccinazioni: “Utili per tutti”. “No, è strategia commerciale”
Pareri contrapposti nell'intervista de ilfattoquotidiano.it. L'epidemiologo Tom Jefferson: “Epidemie? Spauracchio per aumentarne le vendite”. Il virologo Fabrizio Pregliasco: “Sicuri ed efficaci. Nessun allarmismo. Dubbi frutto della disinformazione”
Sei milioni d’italiani a letto con l’influenza a causa di tre virus, di cui due nuovi di zecca. Un problema non solo di salute pubblica, ma anche economico. Questa l’allarmante previsione lanciata nei giorni scorsi dall’Anifa, l’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione. La diffusione dei dati coincide con l’avvio della campagna autunnale di vaccinazione antinfluenzale, che partirà il 15 ottobre (con l’obiettivo di “coprire” il 95% della popolazione a rischio sopra i 65 anni), mentre l’Istituto superiore di sanità (Iss) si appresta ad attivare Influnet, la rete sentinella per il monitoraggio epidemiologico dell’influenza stagionale, cui aderiscono un migliaio di dottori di medicina generale e pediatri di base. Negli stessi giorni la rivista Nature annuncia la scoperta di una molecola, utilizzata da ceppi diversi di virus influenzali per ancorarsi alle cellule da infettare, che potrebbe aprire la strada alla realizzazione di vaccini universali. Ma come funzionano e quanto sono efficaci i vaccini antinfluenzali? Su quali dati si fondano le previsioni epidemiologiche annuali? Dobbiamo davvero allarmarci e correre tutti a vaccinarci? Lo abbiamo chiesto a due esperti, che hanno opinioni differenti sull’efficacia delle politiche di vaccinazione di massa. Fabrizio Pregliasco, virologo del dipartimento di scienze biomediche per la salute dell’Università degli studi di Milano e Tom Jefferson, epidemiologo responsabile del gruppo vaccini della Cochrane Collaboration, una iniziativa internazionale no-profit nata per raccogliere, valutare e diffondere le informazioni relative alla efficacia degli interventi sanitari.
Anifa stima in sei milioni il numero d’italiani che saranno costretti a letto. Condivide queste stime? Su quali dati si fondano?
Pregliasco – Non sono dati allarmanti. Si tratta di una valutazione basata sul trend storico su cui possiamo basare la dimensione delle stagioni influenzali mediante la rete Influnet. Una rete di sorveglianza che dal 1994, grazie ad un campione di medici di famiglia e, conseguentemente, di pazienti, ci fornisce la stima dei casi totali.
Jefferson – Previsioni di questo tipo sono fatte di anno in anno a scopo esclusivamente commerciale. Non si capisce mai su cosa siano basate e nell’ultima decade si sono sempre rivelate sbagliate.
La vaccinazione è sempre da consigliare o esistono delle controindicazioni, per esempio per i bambini? Quali sono le possibili alternative?
P – La vaccinazione antinfluenzale è un opportunità per tutti. Diventa una raccomandazione forte per i soggetti fragili (anziani e persone di ogni età, bambini compresi, con problemi cardiaci e respiratori cronici). In alternativa oggi c’è anche la possibilità di usare probiotici, ovvero lattobacilli o immunostimolanti da assumere a cicli. Per quanto riguarda i bambini, diciamo che a oggi il vaccino può essere usato perché sicuro ed efficace. Non c’è, invece, accordo sull’opportunità per il sistema sanitario nazionale di pagarlo per tutti.
J – Le campagne vaccinali non si basano su evidenze scientifiche. Per esempio, non esistono prove di efficacia convincenti dei vaccini inattivati nei bambini. Le alternative, che sono efficaci per tutte le sindromi influenzali, sono l’igiene personale e le barriere (come guanti e maschere) usate in situazioni epidemiche.
Che caratteristiche avranno i ceppi influenzali quest’anno? Come nasce un vaccino antinfluenzale? Come funziona?
P – Quest’anno avremo a che fare con tre virus, ancora quello pandemico degli ultimi anni e due nuove varianti. Il vaccino viene prodotto a partire da ceppi decisi dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla base dei dati di una rete mondiale di laboratori. Agisce aumentando le difese e producendo anticorpi neutralizzanti per i virus. Si tratta di un vaccino ucciso e purificato.
J – Non saprei rispondere. Più dei virus m’interessa ciò che avviene nella popolazione.
Contro quali virus proteggono questi vaccini? Quanto sono efficaci?
P – I vaccini forniscono protezione contro i virus influenzali di cui contengono gli antigeni. Riducono dal 70 all’80 per cento la probabilità di malattia e del 50 per cento quella di decessi e complicanze. È difficile a volte stimarne l’efficacia, perché sintomi simili a quelli influenzali sono dovuti anche ad altri virus.
J – La cosiddetta influenza stagionale è una sindrome acuta e benigna, dovuta ad un calderone di cause note, come i virus, e ignote, che rappresentano il carico maggiore. Il vaccino c’immunizza da certi virus contro cui è mirato, che si presuppone circoleranno. Ma non ci protegge dalla miriade di agenti infettivi, circa 300, responsabili delle sindromi influenzali, che sono di gran lunga la fetta più grande. Agitare lo spauracchio della pandemia influenzale, giocando sull’equivoco che vaccinandosi ci si protegga da tutti i virus dell’influenza, serve solo a vendere più vaccini.
È possibile che il virus stagionale sia diverso rispetto a quello adoperato per i vaccini e che ci si ammali anche se si è vaccinati?
P – Qualcuno si ammala lo stesso, ma con meno intensità. Se il virus muta durante la stagione, la protezione è inferiore: negli ultimi vent’anni è successo tre volte.
J – Certo, è una delle ragioni principali della loro inefficacia.
Esistono componenti chimiche potenzialmente tossiche nei vaccini? Quali conseguenze possono comportare per la salute?
P – No. Nessuna componente tossica. Purtroppo una pesante campagna di disinformazione via internet di gruppi antivaccinatori è stata capace d’instillare dubbi atroci sulla sicurezza. Oggi ci sono tifoserie opposte ed è difficile contrastare questa campagna con argomentazioni scientifiche.
J – Alcuni dei più noti vaccini pandemici – pagati profumatamente dai contribuenti italiani – sono legati a rare sindromi neurologiche. In generale, la qualità della letteratura sui vaccini antinfluenzali è pessima e, personalmente, starei attento prima di prendere qualsiasi decisione.
Quando un virus influenzale rischia di diventare “pandemico” e provocare un’epidemia su scala mondiale? Quali sono le sue caratteristiche?
P – Accade quando è un virus molto diverso da quello che è circolato nel passato e quindi può colpire potenzialmente sino al 40 per cento della popolazione. Inoltre può essere anche più aggressivo.
J – Non si sa, anche perché non esiste una definizione comunemente accettata di pandemia.
Quali sono attualmente i ceppi più pericolosi da questo punto di vista? In che modo l’Italia è attrezzata per far fronte a un’eventuale emergenza di questo tipo?
P – Esistono alcune varianti (A/H1N1v, A/H1N2v e A/H3N2v) che ci impensieriscono. Ma oggi, come nel 2009, siamo tuttavia in grado di prevedere possibili situazioni di rischio. Personalmente ritengo che i piani pandemici messi a punto e testati nel 2009 ci possano garantire un’adeguata reazione in presenza di un’epidemia.
J – Non so quali possano essere. Ma ribadisco che sono in ballo interessi commerciali molto forti.
Cosa pensa della trasparenza nella pubblicazione degli studi sui virus modificati in laboratorio? Quali i potenziali rischi per la sicurezza?
P – Non è così immediato riuscire a riprodurre quello che i ricercatori riescono a fare in laboratorio. Le informazioni ricavate dagli studi sono, tuttavia, indispensabili per far procedere la ricerca.
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Roma, 4 feb. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio riferisca in Parlamento sulla vicenda Almasri. Prima lo farà, prima potrà occuparsi dei gravi problemi del Paese e tentare qualche soluzione alla crisi industriale, al Pil che ristagna, alla sanità ormai alla deriva. Perda meno tempo nella comunicazione social e ne trovi per cose più gravi e urgenti. Chi la segue nei suoi video e poi legge la bolletta della luce e del gas comincia a chiedersi come mai tanta distanza fra la realtà e la rappresentazione che ne dà Meloni. Sulla vicenda Almasri ci metta la faccia, ma in Parlamento e non su X o Instagram. Solo così potrà chiudere una vicenda gestita male e conclusa peggio". Lo dice Daniela Ruffino di Azione.
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Fdi e Lega all'attacco del Pd sull'inchiesta campana sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che vede coinvolto il tesoriere regionale dem, Nicola Salvati, già sospeso ieri dal partito. "Siamo sconcertati da queste notizie che coinvolgono i 'buoni e generosi' del Pd. Se le accuse fossero confermate sarebbe gravissimo", attacca direttamente Matteo Salvini via social. Anche la premier Giorgia Meloni dedica un post alla vicenda sottolineando come l'inchiesta campana confermi "ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli". La premier garantisce: "Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità".
Non tarda la replica dei dem che, dopo aver sospeso ieri Salvati, oggi hanno incaricato il tesoriere nazionale del Pd, Michele Fina, di assumere la gestione della tesoreria regionale. "Quanto al merito della vicenda, oltre ad averlo rimosso dall'incarico di tesoriere, dopo un secondo lo abbiamo immediatamente sospeso in via cautelare dall'anagrafe degli iscritti del Pd -sottolinea lo stesso Fina-. E' giusto il caso di osservare che una ministra della Repubblica, rinviata a giudizio per falso in bilancio e sotto indagine per truffa ai danni dello Stato, siede ancora tranquillamente al suo posto. Prego di notare le differenze".
Nella vicenda intervengono anche i 5 Stelle. Il capogruppo Riccardo Ricciardi va giù duro: "Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza. Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i 5 stelle faccia una pulizia totale in casa propria". Una 'pulizia' che in Campania la stessa Elly Schlein ha come obiettivo. Giuseppe Conte ricorda come "l'etica pubblica è fondamentale" per i 5 Stelle ma è su Meloni che il leader M5S batte, anche su questa vicenda. E a stretto giro ribatte via social al post della premier. "Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’'immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità'? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti a eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali? Per farti tornare alla realtà ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell'altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d'Italia".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni continua a fuggire dal parlamento preferendo parlare continuamente sui social, quasi fosse una influencer e non la Presidente del Consiglio. Manda i due ministri, Nordio e Piantedosi, che avevano fatto saltare la precedente informativa con una motivazione menzognera: siccome c'era il segreto istruttorio e per rispetto delle indagini, non avrebbero potuto partecipare. Mentivano sapendo di mentire". Così Angelo Bonelli, parlamentare di AVS e portavoce di Europa Verde.
"Perché la Legge Costituzionale n°1 del 16 gennaio 1989, all'articolo 6, stabilisce in modo inequivocabile che il procuratore invia la denuncia al tribunale dei ministri senza svolgere alcuna indagine. È quindi evidente che gli interessati sapevano che non ci sono indagini e che non c'è alcun segreto istruttorio da rispettare. Infatti, domani i ministri Piantedosi e Nordio si presentano a Montecitorio per l'informativa. Si presentano per non far venire la premier Meloni: colei che ha accusato l'opposizione, in particolar modo Alleanza Verdi e Sinistra, di essere amici dei trafficanti di esseri umani".
"Ora l'Italia e l'opinione pubblica internazionale hanno la prova che lei è amica e complice dei trafficanti di esseri umani. Giorgia Meloni venga in Aula a spiegare perché! È ora di farla finita con il complottismo e il vittimismo da propaganda di Giorgia Meloni, che sparge sui social e nelle trasmissioni televisive amiche", conclude Bonelli.
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo Terminal Donato Bramante che, ci auguriamo, sarà pronto entro la seconda parte del 2025. Sarà una struttura completamente green che migliorerà l’esperienza dei crocieristi che vengono qui a Civitavecchia. Abbiamo inoltre completato l’impianto fotovoltaico del Terminal Vespucci, che quindi sarà interamente alimentato da energia rinnovabile. Stiamo lavorando sul rinnovamento del design del Terminal 10 per poi trasferirlo al 18 e che sarà dedicato alle navi boutique, a conferma della vocazione di Civitavecchia come hub europeo principale per questo genere di imbarcazioni". Ad affermarlo è John Portelli, Direttore Generale della Roma Cruise Terminal (Rct) alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – illustrando i molteplici interventi infrastrutturali che stanno rendendo il porto di Civitavecchia sempre più funzionale ed ecosostenibile.
"Ma ci sono altri progetti importanti che vedono il ripensamento di tutta l’area portuale di Civitavecchia – continua Portelli -, i nuovi varchi che saranno inaugurati nel 2025, il ponte che collegherà questa parte del porto con le banchine delle crociere. E poi, le nuove bitte di 300 tonnellate che sono piuttosto rare nei porti italiani e che sono fondamentali per dare flessibilità agli ormeggi, specialmente per le grandi navi che si fermano nel porto di Civitavecchia".
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Dopo aver superato la soglia dei 3 milioni di turisti in transito nel porto di Civitavecchia, l’anno scorso, traguardo mai raggiunto da nessun porto in Italia, oggi celebriamo il risultato di 3.459.000, un risultato importantissimo e straordinario, non solo su base nazionale, ma europeo e mondiale, visto che siamo secondi – e, ormai, di poco – solo a Barcellona, e contiamo di superarla in un paio d’anni, posizionandoci ormai tra i primi sei porti crocieristici al mondo". Ad affermarlo è Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – per illustrare i dati delle crociere del 2024 e le prospettive di sviluppo del traffico crocieristico.
"Un altro dato importante – continua Musolino – riguarda anche l’effetto che le crociere turnaround, cioè che partono e arrivano a Civitavecchia hanno prodotto sui servizi di ricettività della città. Il 79% degli operatori di bed and breakfast o di alberghi dichiara che senza le crociere il loro lavoro sarebbe fortemente penalizzato. Parliamo di ristoranti, parcheggi fuori dal porto un’industria che produce tanto lavoro in molti settori”. Un indotto che non favorisce solo Civitavecchia, ma di cui beneficia, ovviamente, oltre alla città di Roma, meta di riferimento per i turisti delle crociere, anche tutto il territorio laziale. “In questi anni, siamo riusciti a mandare oltre 20.000 persone in località come Viterbo e Bomarzo", conclude il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale.
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - "Non mi aspetto che altri seguano passivamente quanto detto da noi a Orvieto (...) però mi porrei almeno la domanda perché questi due convegni hanno fatto parlare molto. Non sarà perché c’era un eccessivo silenzio autocompiaciuto sul relativo rafforzamento del Pd in un gioco a somma zero col Movimento Cinque Stelle che al momento non rende comunque le opposizioni competitive per il Governo nazionale?". Lo dice Stefano Ceccanti in un'intervista a Formiche.
Quanto alla costruzione di una coalizione Ceccanti osserva: ". Le culture politiche del centrosinistra, pur separate per decenni dalla Guerra Fredda, erano più facilmente sommabili allora perché si erano progressivamente avvicinate. Non è invece così semplice sommare gli elettorati delle odierne forze di opposizione perché il M5S è sorto come movimento di opposizione all’intero sistema dei partiti e, anche qualora vi siano intese di vertice, non è detto che il messaggio riesca a passare".
"Però non esistono trucchi rispetto a un tentativo che va esperito di formulare in positivo un’ipotesi di Governo senza reticenze e avendo un rapporto risolto con le proprie esperienze passate di guida del Paese e di corresponsabilità nelle istituzioni europee. Il passato non è riproponibile, ma siamo chiamati a fare opposizione al Governo Meloni, non a quelli di Renzi e Gentiloni. In questo senso il passaggio referendario sul jobs act, a cui opporsi, sarà un test significativo".
Milano, 4 feb. (Adnkronos) - "Ha vinto il progetto migliore". E' questo il senso delle dichiarazioni rese davanti al gip di Milano Luigi Iannelli dagli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi indagati per turbativa d'asta perché, in qualità rispettivamente di presidente e commissario della giuria, avrebbero scelto - in conflitto di interesse, secondo la procura - il progetto vincitore per la realizzazione della Beic, la Biblioteca europea di Informazione e Cultura che dovrebbe sorgere nella zona centrale di Porta Vittoria.
Nell'interrogatorio preventivo conseguente alla richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla procura, "entrambi hanno risposto a tutte le domande", secondo le indiscrezioni e hanno consegnato, nonostante l'interrogatorio sia durato circa un'ora e mezza per ciascun indagato, una memoria al giudice e ai pm Paolo Filippini e Giancarla Serafini. Meno risposte, ma una memoria scritta è stata presentata anche da Pier Paolo Tamburelli (così come dai due indagati per cui è stata chiesta la misura interdittiva), considerato dalla procura il "collettore tra Boeri e Zucchi e gli studi Onsitestudio e Baukuh vincitori del bando".
Sia Zucchi che Boeri hanno negato incontri con personaggi coinvolti nel bando di gara e hanno rimarcato la competenza nello scegliere, in pieno anonimato, il progetto migliore. Una valutazione di merito su cui non ha inciso la conoscenza di alcuni professionisti dei numerosi studi internazionali di architettura partecipanti. La decisione del gip è attesa nei prossimi giorni: già nel fine settimana o entro il termine di dieci giorni.