Nemmeno il tempo di sedersi sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale, che già il Pd perde un pezzo. E non un pezzo qualunque. Ad andarsene da Parma e dal municipio per tre mesi, stipendiato però dalla Provincia, sarà il capogruppo Nicola Dall’Olio. Era stato proprio lui che, forte del record di preferenze ottenute alle primarie di centrosinistra, dopo la disfatta del candidato Vincenzo Bernazzoli contro il sindaco Federico Pizzarotti aveva invocato un cambiamento nel partito, facendosene portavoce e rappresentante. Tutti si aspettavano che a guidare il gruppo dei consiglieri di minoranza nel parlamentino sarebbe stato Massimo Iotti, esperto oppositore dai tempi del sindaco Pietro Vignali insieme all’ex capogruppo Giorgio Pagliari. E invece a spuntarla era stato Dall’Olio. Che ora però, dopo due conferenze stampa e poco più di cinque sedute di consiglio e relative commissioni, già fa le valigie, destinazione Bruxelles.

Il consigliere, che lavora in Provincia come funzionario del settore Agricoltura, seguirà un corso di alta specializzazione alla Commissione europea dal 15 ottobre al 15 gennaio. Tutto a spese dell’ente provinciale. L’annuncio lo ha fatto lui stesso tramite il suo blog con un post dal titolo “Dal consiglio alla Commissione e ritorno”, in cui spiega i motivi della scelta. “Un traguardo professionale di cui sono orgoglioso, un’occasione di crescita professionale a cui sarebbe sciocco rinunciare” si giustifica il consigliere, che poi ammette: “Il mio distacco in Belgio, sia pure limitato a tre mesi, non mi consentirà di essere presente in consiglio comunale come ho fatto finora. Questo non significa che dimenticherò di essere un consigliere d’opposizione e il capogruppo del Pd”.

Dall’Olio promette di continuare a mantenere viva l’attenzione sulla città e a partecipare alla vita del partito tramite la rete tanto amata dal Movimento 5 stelle, da Skype alle dirette streaming delle assemblee cittadine. E promette anche di rientrare a Parma quando in consiglio si discuteranno questioni rilevanti (“Sarò a Parma per l’approvazione del bilancio comunale preventivo prevista in dicembre”, assicura).

Ma il capogruppo sa che la sua decisione desterà qualche reazione, non solo all’interno del partito, ma soprattutto nei cittadini che lo hanno votato. Perché è vero, il distacco sarà temporaneo, ma nei fatti il Pd rimarrà senza capogruppo nei mesi cruciali della discussione e dell’approvazione del bilancio, e comunque a pochi mesi dall’insediamento della nuova giunta e del consiglio comunale, opposizione compresa. Previene ogni accusa Dall’Olio: “Anche guardandola da capogruppo del Pd, non credo che la mia scelta sia in contrasto con l’incarico politico – spiega – Sarebbe paradossale che mi venga rimproverato il fatto di lavorare e di perseguire la mia carriera professionale, dopo che negli ultimi vent’anni si è rinfacciato ai politici di non aver mai lavorato un solo giorno in vita loro. Io lavoro e faccio politica. E tengo a entrambe le cose”.

Infine, a ulteriore giustificazione del gesto, il capogruppo trasfertista conclude rivolgendosi ai suoi elettori: “Sono consapevole di aver preso un impegno con le persone che mi hanno eletto in consiglio comunale. Credo anche che il mio distacco a Bruxelles non sia in contrasto con la parola data. Sono convinto che il rinnovamento della politica, nelle persone, nelle idee e soprattutto nei modi, che sostengo e chiedo da sempre, che è attestato dal mio percorso nel Pd, non sia in conflitto con la mia scelta. E confido che potrete condividerla”.

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