Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti fa retromarcia e blocca l’arrivo del circo Rinaldo Orfei di Aldo Martini in città. Con un’ordinanza urgente emessa nella giornata di oggi, a soli tre giorni dal debutto dello spettacolo circense, il primo cittadino ha posto il veto all’utilizzo e all’esposizione di animali per attività di intrattenimento e spettacolo.

Alla base della decisione ci sarebbero motivi di ordine pubblico, come è scritto nel provvedimento, dal momento che dopo la morte della giraffa Aleksandre a Imola, la città ducale, prossima tappa del circo, è entrata nel mirino di associazioni animaliste, cittadini e gruppi che in questi giorni si sono rivolti al sindaco, chiedendo di cancellare le date parmigiane dello spettacolo. In un primo momento Pizzarotti si era trincerato dietro alle scelte portate avanti dalla passata amministrazione commissariale e a un iter autorizzativo già avviato, che nemmeno la giunta Cinque stelle poteva fermare: “Dobbiamo agire nel rispetto delle norme, fermare il circo significherebbe incorrere in cause legali”. Dichiarazioni che avevano scatenato la rabbia di quanti, dopo l’episodio di Imola, chiedevano una netta presa di posizione, anche in linea con il programma proposto per il territorio dal Movimento 5 stelle, che è contrario allo sfruttamento di animali.

La situazione è degenerata nel giro di pochi giorni, con numerosissime manifestazioni di dissenso contro l’imminente attendamento del circo di Martini, arrivate a sindaco e assessori sotto forma di centinaia di messaggi pervenuti via mail, a mezzo stampa e su social network. Così il via libera firmato dalla giunta il 4 ottobre si è trasformato oggi in uno stop totale. Per evitare ulteriori episodi di violenza e manifestazioni di protesta in concomitanza al debutto dello spettacolo circense, che avrebbe fatto tappa a Parma dall’11 al 30 ottobre, è arrivata l’ordinanza urgente “anti-circo”, che fino alla fine del mese vieta sul territorio comunale, “ai fini della tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza, l’utilizzo e l’esposizione di animali (con l’eccezione di quelli domestici o da compagnia) per attività di spettacolo e di intrattenimento del pubblico”.

Nelle premesse del documento sono spiegate le motivazioni del provvedimento, che ripercorrono anche quanto accaduto a Imola, dove “si è verificato un grave episodio in seguito alla fuga di una giraffa del circo Martini, causando gravi danni ad autoveicoli – si legge – e il suddetto episodio si è concluso con il decesso dell’animale per cause ancora in corso d’accertamento”. Tra le ragioni dell’ordinanza, che sarà trasmessa al titolare Martini, c’è “il clima di agitazione che questo fatto ha suscitato nel Comune di Parma, risvegliando le proteste dei cittadini e delle associazioni protezionistiche contro l’utilizzo di animali negli spettacoli circensi”. Al punto che, come si sottolinea nell’ordinanza, il clima di tensione, unito all’allarmismo nell’opinione pubblica, potrebbe portare al risultato che anche il pubblico, in particolare le famiglie e i bambini, diserti lo spettacolo. “La presenza di animali destinati all’esibizione nel circo – continua il testo – rischia di creare un concreto pericolo in relazione alle previste manifestazioni di protesta e contestualmente mettendo a repentaglio la sicurezza degli animali, dei cittadini e degli stessi operatori del circo”.

Per questo, a tutela della pubblica incolumità, che è prioritaria a qualsiasi possibile penale, e anche nell’interesse degli organizzatori della manifestazione, il sindaco Pizzarotti ci ha ripensato. A Parma i tendoni del circo quest’anno non arriveranno.

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