Esperti nella progettazione e produzione di ponti-radio, i dipendenti italiani della multinazionale finlandese-tedesca Nokia Siemens di Cassina De’ Pecchi, hinterland milanese, rischiano di perdere il posto di lavoro. Da quando l’azienda ha annunciato i 580 esuberi, quasi 200 lavoratori hanno accettato di licenziarsi volontariamente: gli altri resistono e nei mesi precedenti hanno manifestato lungo le vie di Milano. “Perché Nokia Siemens vuole fare a meno delle nostre competenze?”, si chiedono ricercatori e sviluppatori. “Da settembre non ricevo più mail di lavoro – racconta una dipendente -. Informalmente mi vogliono far capire che sono un esubero“. Oggi a Roma ci sarà un incontro cruciale per il loro futuro: ministero del Lavoro, vertici aziendali e rappresentanti sindacali proveranno a trovare un accordo per evitare i licenziamenti di Francesca Martelli
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione