Questo ha creato un certo ingorgo nelle posizioni apicali e le annate più recenti sono rimaste al palo. Prima che un nato nel 1975 trasformasse il dato anagrafico in uno strumento di battaglia politica, sull’età erano perseguitate soltanto le donne. Bindi e Finocchiaro, infatti, non hanno fatto un plissè: sono abituate. I maschi, invece, incominciano a guardarsi allo specchio con un filino d’ansia. Affronterebbero con virile determinazione tutto il martirio chirurgico delle Santanchè. Ma sanno che è inutile. Impossibile postdatarsi la nascita. A differenza dei “giovani d’oggi”, hanno incominciato a “realizzarsi” a vent’anni. Quindi sono sulla breccia da quaranta. Che sia questo il problema?
Il Fatto Quotidiano, 9 ottobre 2012