Il Vaticano tira pochissimo in televisione. Non attrae pubblico nemmeno per le celebrazioni per il 50esimo anniversario del Concilio Vaticano II. Gad Lerner ha anticipato i concorrenti lunedì all’Infedele: platea molto porporata con l’intervista al cardinale di Milano, Angelo Scola.
Lerner s’è scontrato con il calendario, il concerto da Verona di Adriano Celentano che ha polarizzato gli ascolti. E anche con Che tempo che fa, in versione lunga, tanto agguerrito per arginare Canale 5. L’Infedele è tornato piccolo piccolo a meno di mezzo milione di italiani e l’1,9 per cento di share. Un po’ di fretta, sempre conciliante – è il caso di dirlo – con il Vaticano, la Rai ha riservato all’evento la prima e la seconda serata di giovedì su Rai1. L’azienda ha giurato di aver mediato ampiamente prima di confezionare uno speciale di quasi cinque euro, diviso in tre vagoni per un menù misto che poteva affascinare qualsiasi tipo di palato, ma che invece si è rivelato un fiasco. Completo.
Sigillato il telegiornale e il varietà, ecco la replica di una serie televisiva vecchia di dieci anni, Giovanni XXIII, il papa buono: un già visto, che non è andato oltre il 14 per cento di share, sotto 4 o 5 punti rispetto a una velocità di crociera media per il canale più forte di viale Mazzini. Pausa. Pubblicità. E poi il documentario girato direttamente dal Vaticano, in sovrimpressione compare il nome di monsignor Claudio Maria Celli, responsabile per la Comunicazione Pontificia. Non può mancare Benedetto XVI né un intervento del cardinale Tarcisio Bertone, il segretario di Stato, il primo ministro dei cattolici, che racconta il Concilio passeggiando sotto le navate di San Pietro.
Il filmato fatto in casa (che volevano mandare in onda alle 21) non aveva tratti critici, e si può ben desumere il motivo. Il pubblico ha percepito qualcosa di strano, e l’indice share si è fermato al 12 per cento. A notte inoltrata, spingendo Gigi Marzullo più in là, è arrivato Bruno Vespa con un “Porta a Porta” sul tema con una puntata mini di settanta minuti. Nonostante l’ora favorevole, molti canali spengono il palinsesto in quella fascia oraria, Vespa ha brancolato al 10. Comunque un’impresa.
Twitter @Teccecarlo
Il Fatto Quotidiano 13 Ottobre 2012