”Un unico election-day ad aprile” per le politiche e le regionali, dopo aver approvato la legge elettorale regionale e quella di bilancio “entro Natale”. Questa la decisione uscita dal consiglio federale della Lega per la Regione Lombardia che ha chiesto le dimissioni immediate dal loro mandato di tutti i consiglieri regionali rinviati a giudizio. Che si tradurrebbe poi nelle sole dimissioni di Massimo Ponzoni. Una linea che, ha spiegato il segretario nazionale lombardo Matteo Salvini a TgCom24, “sarà sottoposta a referendum il 20 e il 21 ottobre”, dove in “1500 gazebo nelle piazze lombarde” verrà chiesto ai cittadini “se condividono scelta di votare in aprile e chi vorrebbero come governatore della Lombardia”.
Dopo un’ampia discussione, il consiglio ha inoltre dato mandato al segretario federale Roberto Maroni e a Salvini, di gestire la questione riguardante il Pirellone, sia per quanto riguarda il nuovo assetto, sia per quanto riguarda la durata dell’attuale legislatura. Per parte sua Salvini, intervenuto ieri a La Zanzara su Radio 24, ha ribadito l’urgenza delle dimissioni del governatore.
Ennesimo dietrofront, quindi, da parte del Carroccio, che al momento vede prevalere la linea di Salvini e Bossi, mentre giovedì 11 a Roma aveva per bocca di Maroni aveva dato il via al nuovo corso di Roberto Formigoni. E proprio stamattina il presidente della Lombardia ha detto di essere pregiudizialmente contrario ad una giunta “a tempo” creata per durare solo qualche mese e non fino alla fine della legislatura. “Certamente, le giunte nascono per eseguire un programma e questo vale per tutta la legislatura”. Il suo giudizio su un eventuale appoggio esterno della Lega è che sarebbe “sbagliato” e infatti non lo accetterebbe.”Non accetterei l’appoggio esterno della Lega alla mia giunta”, aveva detto poco prima il governatore Roberto Formigoni dicendosi pregiudizialmente contrario ad una giunta accademica, evidenziando che le giunte nascono per realizzare interamente i programmi. Sullo scandalo che ha investito il Pirellone, è intervenuto anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia secondo cui “dopo quest’ultimo fatto non si può più andare avanti così”. Piccata la replica di Formigoni che ha detto: “Il sindaco Pisapia non è consigliere regionale”.
Dopo l’arresto dell’ormai ex assessore Domenico Zambetti con l’accusa di aver comperato voti dalla ‘ndrangheta, infatti, Formigoni, aveva dichiarato di volere rimanere alla guida del Pirellone fino al 2015, limitandosi a dare un “forte segno di discontinuità” e dandosi 10 giorni di tempo per il rimpasto della giunta. Le indiscrezioni delle ultime ore parlano di 8 assessori, di cui 5 del Pdl e 3 della Lega, con l’eliminazione di tutti gli uomini considerati vicini a Bossi.
Salvini: “Referendum e niente regali alle ‘Minetti'” – “Come Lega, responsabilmente, portiamo a compimento le ultime cose che interessano i cittadini: il bilancio regionale, una legge elettorale nuova che elimini il listino per far sì che le Minetti non possano essere paracadutate al Consiglio regionale e poi al voto, serenamente”, ha detto ancora Salvini specificando che la decisione del Consiglio federale sarà “sottoposta a referendum il 20 e il 21 ottobre: 1500 gazebo nelle piazze lombarde per chiedere ai cittadini se condividono scelta di votare in aprile e chi vorrebbero come governatore della Lombardia”. Sull’ipotesi del ritorno in giunta come Lega ha spiegato di “valutare nelle prossime ore”, specificando la necessità dell’incontro della mattinata, dove c’è stata “massima unanimità”. E su facebook il segretario lombardo ha scritto: “P.s. Se la Regione cade adesso, i vitalizi non li tocca nessuno; se lavoriamo fino a dicembre, possiamo invece cambiare la norma e non fare ‘regali’ alle Minetti”.
Base leghista – I militanti del Carroccio condividono la linea dura decisa dal Consiglio federale. La soddisfazione rispetto all’unico election day emerge dai commenti, a cominciare dalle pagine Facebook di Maroni e Salvini, inondate di messaggi di approvazione. “Grande Bobo! Avete fatto ciò che chiedeva il popolo lombardo”, scrive un militante del Carroccio, mentre c’è chi inneggia “alle armi del voto e della democrazia, al giudizio del Popolo e del Nord”. “Scelta opportuna, pragmatica e di responsabilità della Lega – scrive un fan di Bobo e Salvini – il nostro movimento si dimostra, se ne ce ne fosse stato bisogno, realista e responsabile”. E anche il forum non ufficiale dei giovani padani, di solito altamente critico con il movimento, loda la Lega che stacca la spina richiamando una frase cara al Senatur: Formigoni “fori dai ball”.
Politica
Lombardia, la Lega mette Formigoni all’angolo: “Election day ad aprile”
Il Carroccio chiede anche le dimissioni immediate dei consiglieri rinviati a giudizio. La linea emersa dal Consiglio federale "sarà sottoposta a referendum il 20 e il 21 ottobre", dove in verrà chiesto ai cittadini, ha detto Salvini, "se condividono scelta di votare in aprile e chi vorrebbero come governatore della Lombardia". Il governatore: "Gli accordi erano diversi"
”Un unico election-day ad aprile” per le politiche e le regionali, dopo aver approvato la legge elettorale regionale e quella di bilancio “entro Natale”. Questa la decisione uscita dal consiglio federale della Lega per la Regione Lombardia che ha chiesto le dimissioni immediate dal loro mandato di tutti i consiglieri regionali rinviati a giudizio. Che si tradurrebbe poi nelle sole dimissioni di Massimo Ponzoni. Una linea che, ha spiegato il segretario nazionale lombardo Matteo Salvini a TgCom24, “sarà sottoposta a referendum il 20 e il 21 ottobre”, dove in “1500 gazebo nelle piazze lombarde” verrà chiesto ai cittadini “se condividono scelta di votare in aprile e chi vorrebbero come governatore della Lombardia”.
Dopo un’ampia discussione, il consiglio ha inoltre dato mandato al segretario federale Roberto Maroni e a Salvini, di gestire la questione riguardante il Pirellone, sia per quanto riguarda il nuovo assetto, sia per quanto riguarda la durata dell’attuale legislatura. Per parte sua Salvini, intervenuto ieri a La Zanzara su Radio 24, ha ribadito l’urgenza delle dimissioni del governatore.
Ennesimo dietrofront, quindi, da parte del Carroccio, che al momento vede prevalere la linea di Salvini e Bossi, mentre giovedì 11 a Roma aveva per bocca di Maroni aveva dato il via al nuovo corso di Roberto Formigoni. E proprio stamattina il presidente della Lombardia ha detto di essere pregiudizialmente contrario ad una giunta “a tempo” creata per durare solo qualche mese e non fino alla fine della legislatura. “Certamente, le giunte nascono per eseguire un programma e questo vale per tutta la legislatura”. Il suo giudizio su un eventuale appoggio esterno della Lega è che sarebbe “sbagliato” e infatti non lo accetterebbe.”Non accetterei l’appoggio esterno della Lega alla mia giunta”, aveva detto poco prima il governatore Roberto Formigoni dicendosi pregiudizialmente contrario ad una giunta accademica, evidenziando che le giunte nascono per realizzare interamente i programmi. Sullo scandalo che ha investito il Pirellone, è intervenuto anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia secondo cui “dopo quest’ultimo fatto non si può più andare avanti così”. Piccata la replica di Formigoni che ha detto: “Il sindaco Pisapia non è consigliere regionale”.
Dopo l’arresto dell’ormai ex assessore Domenico Zambetti con l’accusa di aver comperato voti dalla ‘ndrangheta, infatti, Formigoni, aveva dichiarato di volere rimanere alla guida del Pirellone fino al 2015, limitandosi a dare un “forte segno di discontinuità” e dandosi 10 giorni di tempo per il rimpasto della giunta. Le indiscrezioni delle ultime ore parlano di 8 assessori, di cui 5 del Pdl e 3 della Lega, con l’eliminazione di tutti gli uomini considerati vicini a Bossi.
Salvini: “Referendum e niente regali alle ‘Minetti'” – “Come Lega, responsabilmente, portiamo a compimento le ultime cose che interessano i cittadini: il bilancio regionale, una legge elettorale nuova che elimini il listino per far sì che le Minetti non possano essere paracadutate al Consiglio regionale e poi al voto, serenamente”, ha detto ancora Salvini specificando che la decisione del Consiglio federale sarà “sottoposta a referendum il 20 e il 21 ottobre: 1500 gazebo nelle piazze lombarde per chiedere ai cittadini se condividono scelta di votare in aprile e chi vorrebbero come governatore della Lombardia”. Sull’ipotesi del ritorno in giunta come Lega ha spiegato di “valutare nelle prossime ore”, specificando la necessità dell’incontro della mattinata, dove c’è stata “massima unanimità”. E su facebook il segretario lombardo ha scritto: “P.s. Se la Regione cade adesso, i vitalizi non li tocca nessuno; se lavoriamo fino a dicembre, possiamo invece cambiare la norma e non fare ‘regali’ alle Minetti”.
Base leghista – I militanti del Carroccio condividono la linea dura decisa dal Consiglio federale. La soddisfazione rispetto all’unico election day emerge dai commenti, a cominciare dalle pagine Facebook di Maroni e Salvini, inondate di messaggi di approvazione. “Grande Bobo! Avete fatto ciò che chiedeva il popolo lombardo”, scrive un militante del Carroccio, mentre c’è chi inneggia “alle armi del voto e della democrazia, al giudizio del Popolo e del Nord”. “Scelta opportuna, pragmatica e di responsabilità della Lega – scrive un fan di Bobo e Salvini – il nostro movimento si dimostra, se ne ce ne fosse stato bisogno, realista e responsabile”. E anche il forum non ufficiale dei giovani padani, di solito altamente critico con il movimento, loda la Lega che stacca la spina richiamando una frase cara al Senatur: Formigoni “fori dai ball”.
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Roma, 24 dic. (Adnkronos) - SuperEnalotto, centrato oggi 24 dicembre un '5+1' a Veglie in provincia di Lecce che vince 627.284,27 euro. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 49.9 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi è 6-18-27-30-52-56. Numero Jolly: 83. Superstar: 80.
Palermo, 24 dic. (Adnkronos) - Il gip di Palermo Maria Cristina Sala ha convalidato il provvedimento di fermo e ha disposto gli arresti in carcere per Francesco Lupo, 30 anni, l'uomo accusato di avere sparato a un operaio della Reset davanti al cimitero dei Rotoli a Palermo. La vittima è ancora ricoverata in ospedale con la prognosi riservata.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.