Standard & Poor’s declassa l’affidabilità creditizia della Spagna fino a un livello sopra al grado di non investimento. Tra le ragioni S&P cita l’inefficacia dell’Europa nel rompere il legame tra debito sovrano e banche. Le obbligazioni del paese ora affrontano il rischio di una vendita forzata da parte degli investitori che seguono gli indici di riferimento per decidere il portafoglio. La Banca centrale europea ripete che comprerà debito sovrano solo se i governi accetteranno certe condizioni.
Fausto Panunzi – Professore di economia politica dell’Università Bocconi da Milano: “In Spagna è un problema di debito delle banche passato al settore pubblico, il che spiega l’intensità delle proteste contro le misure di austerità, in Italia invece c’è un problema di spesa pubblica, evidenziato dai recenti fenomeni di corruzione e clientelismo, che deve essere ridotta e utilizzata in modo più efficiente”.