Tensione e striscioni che chiedevano le dimissioni di Roberto Formigoni hanno preceduto l’arrivo del governatore della Lombardia, in Consiglio regionale per annunciare l’azzeramento della giunta. Poco prima dell’inizio della seduta sul banco di presidenza, i consiglieri di Pd, Sel e Idv hanno esposto la scritta ‘Tempo scaduto – Formigoni dimettiti’ che alcuni esponenti del Pdl hanno tentato di strappare. Poi, sono iniziati i lavori.
“Non siamo disponibili a rimanere un minuto in più dando l’impressione di essere attaccati alla cadrega”, ha detto Formigoni precisando che “tutti gli assessori sono d’accordo con l’azzeramento della giunta”. Quindi i passi da compiere nei prossimi giorni saranno la nomina di nuovi assessori “esterni al mondo della politica”, a cui seguirà lo scioglimento del Consiglio regionale ed elezioni in tempi rapidissimi. A deciderne la data sarà il prefetto, aggiunge il governatore, tra “un minimo di 45 a un massimo di 90 giorni” come stabilito dalla legge.
Tuttavia, prima di sciogliere il Consiglio regionale “è opportuno correggere la legge elettorale”, eliminando il listino bloccato. Lo stesso in cui sono stati eletti Nicole Minetti, imputata per il caso Ruby e il fisioterapista del Milan Giorgio Puricelli. Per il governatore si può fare in “tempi rapidissimi e nel corso di questa settimana è possibile cambiare la legge eliminando i listini“. Poi, ha proseguito”scatteranno le dimissioni dei consiglieri”. Formigoni ritiene che “una regione così importante come la Lombardia” non possa “rimanere senza governo legittimo per un tempo più lungo”. Entro questa settimana la priorità è quindi “porre fine alla vita del Consiglio regionale”. “Minore è il tempo che poniamo per la determinazione dei cittadini per il nuovo governo – ha detto- minori saranno i danni dell’assenza di governo”.
Formigoni ha anche commentato la possibile candidatura di Maroni che oggi in un’intervista sul Corriere della Sera ha fatto sapere di essere disponibile a guidare la regione. ”Ritengo irrituale che il capo di un partito che ha fatto cadere la giunta che ha lavorato bene possa pretendere di essere il candidato”, ha detto. E comunque la Lega, secondo Formigoni “è difficile possa esprimere anche il candidato”.