Siamo al 4° posto tra i Paesi più corrotti della Ue. E al 61° nel mondo posto nella speciale classifica di Reporter senza frontiere sulla Libertà di stampa, dopo la Papuasia, la Tanzania, il Gana e il Botswana. Salta all’occhio che essere tra i paesi più corrotti e con poca libertà di stampa sono presupposti essenziali per apparire un popolo perlomeno poco raccomandabile e credibile, agli occhi dei nostri partner europei e degli stranieri che volessero investire nel nostro Paese.
L’idea è quella di creare un percorso unitario della società civile, immaginando i politici capaci di far propria una proposta che, nei fatti, potrebbe sbloccare lo stallo dei partiti sulla grave situazione italiana della corruzione e del servizio pubblico televisivo, capendo e accettando che un grande cambiamento non è più procrastinabile. Gli appelli che hanno raccolto centinaia di miglia di firme lo dimostrano. Per questo l’iniziativa che il Move On Italia ha programmato giovedì 18 ottobre, dalle 18 in poi in P.zza Farnese, assume una rilevanza particolare.
“La notte bianca della Rai ai cittadini e la libertà d’informazione” infatti, sarà una maratona nella quale si mescoleranno esponenti della società civile insieme ad artisti e prenderanno la parola rappresentanti di tante associazioni che chiederanno ai politici presenti (tra gli altri Vincenzo Vita, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola, Dario Franceschini, Angelo Bonelli, Bengasi Battisti – Sindaco M5Stelle di Corchiano, Fabio Granata, Carlo Rognoni) di prendere posizione sui “5 punti per garantire un bene pubblico” che comprendono: il superamento dell’anomalia per la quale l’azionista del servizio pubblico è il
Ministero dell’Economia; la sostituzione della
Commissione parlamentare di Vigilanza con un Consiglio per le Comunicazioni audiovisive, (i cui membri dovrebbero essere in maggioranza nominati dalla società civile); la nomina dei vertici della concessionaria del servizio pubblico (il CdA Rai) e dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni mediante
concorsi pubblici in base a criteri di professionalità, competenza nel campo radiotelevisivo ed indipendenza; modalità interattive di controllo e di valutazione da parte dei cittadini con un uso consapevole e attivo di tutti i media gestiti dalla Rai. In poche parole la possibilità di togliere la gestione del servizio pubblico radiotelevisivo dalle grinfie dei
partitirestituendola agli utenti e alle professionalità del campo.
Il 18, in piazza Farnese, si parlerà anche di corruzione, con la presentazione e la discussione di alcune norme proposte dal magistrato Roberto Scarpinato. Ma non si tratterà solo di una “notte bianca” di parole, perché sul palco della piazza romana si alterneranno anche artisti del calibro di Rocco Papaleo, Chiara Civello, Francesco Baccini, Matteo Catalano, Leandro Piccioni, Alessandro Haber e Andrea Rivera.Vi aspettiamo in piazza Farnese dalle 18 alle 23 di giovedì 18 ottobre.
Il 18 ci saranno: Libera di Don Ciotti, Articolo 21, Libertà e Giustizia, FNSI, Usigrai, Teatro Valle Occupato, Indignerai, Alba, Tavolo della Pace, Liberacittadinanza, TILT, Rete Viola, Il Popolo Viola e tutte le associazioni e i movimenti che hanno aderito ai 5 punti de La Rai ai cittadini. (presto sapremo chi interverrà per alcune organizzazioni e associazioni).
Interverranno per ora: Tana De Zulueta, Giulio Cavalli, Oliviero Beha, Giovanni Valentini, Roberto Natale, Flavio Lotti, Udo Gumpel, Francesca Fornario, Giuseppe Giulietti, Gian Mario Gillio, Nicola D’Angelo, Luca Borgomeo, Giovanni Anversa, Antonio Turri, Carmine Fotia, Ernesto Ruffini, Gianfranco Mascia, Guido Scorza, Alessandro Gilioli, Francesca Re David, Giuseppe De Marzo, Anna Lodeserto.
Parteciperanno: Vincenzo Vita, Antonio Di Pietro, Nichi Vendola, Dario Franceschini, Angelo Bonelli, Bengasi Battisti (Sindaco M5Stelle di Corchiano), Fabio Granata, Carlo Rognoni