Dopo la decisione del Viminale, il governatore torna sull'argomento durante una conferenza sul turismo e accusa i cronisti di non fare buona pubblicità alla sua terra. Scopelliti cita specificamente tre giornalisti: Baldessarro, Ruotolo e Musolino (collaboratore del Fatto) come esempi di "notizie pompate". Poi se la prende con Parenzo di In Onda
“Esiste un sistema che vede in campo una cerchia ristretta di giornalisti che non hanno interesse per il bene della Calabria“. Per il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti il primo problema non è lo scioglimento del Comune di Reggio, ma la cattiva pubblicità dei giornalisti che ne parlano. Anzi, di tre giornalisti con un nome e un cognome. Scopelliti parla a margine di una conferenza stampa sul turismo. “Lo scioglimento – dice – non è stato certo uno spot pubblicitario per tutta la Calabria. Il problema è come si raccontano i fatti e quanto vengono pompate le notizie. Basti pensare a quali giornalisti hanno fatto le domande al ministro Cancellieri durante la conferenza stampa sullo scioglimento”.
A Scopelliti è stata poi posta una domanda sulla trasmissione In Onda su La7 di sabato scorso durante la quale una persona presente in piazza a Reggio Calabria ha protestato contro i giornalisti che, a suo dire, starebbero affossando il turismo della città. “Probabilmente quella protesta – ha detto Scopelliti – è scaturita dal fatto che a Reggio hanno visto tutti che sabato mattina il giornalista de La7 che era in città si è incontrato con i giornalisti Baldessarro, Ruotolo e Musolino (Lucio, collaboratore del Fatto Quotidiano, ndr.) “. Anche se, almeno dalla ricostruzione delle agenzie, risulta difficile capire se il Ruotolo cui Scopelliti si riferiva sia Sandro o Guido, entrambi giornalisti. In ogni caso, per Scopelliti “prima o poi la realtà su come stanno le cose verrà fuori. Sono convinto che se sono stati commessi degli errori ognuno dovrà risponderne. Qualche giornalista nazionale si sta già accorgendo di ciò che sto dicendo ed io ho avuto modo di leggerlo sul suo blog”.
Il giornalista di In Onda invece, è sicuramente David Parenzo che ha risposto all’ex primo cittadino di Reggio Calabria minacciando querele. “Il governatore della Calabria più che occuparsi dei giornalisti si occupasse delle istanze del suo territorio e dei suoi cittadini. Faccia fare a noi, invece, il nostro lavoro. Lui lo può criticare, come tutti gli spettatori. Se Scopelliti – aggiunge – non chiede scusa per quanto ha affermato nella conferenza stampa di oggi, insinuando che qualcuno mi ha imbeccato, provvederò a querelarlo e con il ricavato comprerò una casa a Reggio Calabria aiutando l’economia del territorio. Sandro Ruotolo è un amico ed un grande cronista che ho incontrato il giorno dopo la trasmissione, per caso, in albergo. Non ho avuto l’onore di conoscere Baldessarro e Musolino, che spero di incontrare presto nella mia nuova casa di Reggio Calabria”.
E con una nota hanno risposto anche i tre cronisti citati dal governatore come esempio di cattiva pubblicità. “Il governatore – scrivono i tre – prende lucciole per lanterne. Nessuno di noi tre ha incontrato David Parenzo prima della trasmissione In onda. Di noi tre solo Sandro Ruotolo conosce il collega di La7 che ha visto il giorno dopo in albergo. Evidentemente – aggiungono – il governatore Scopelliti è stato male informato. A scanso di equivoci, Guido Ruotolo addirittura non era presente a Reggio Calabria. Sarà pur vero che, in città, c’è un clima teso, ma il rappresentante di un’Istituzione non deve scendere a questi livelli e soprattutto non può, e non deve, fare insinuazioni sui giornalisti che operano in una terra così ‘difficile’”.
E una dichiarazione è stata rilasciata anche dall’inviato de La Stampa Guido Ruotolo, fratello, gemello, di Sandro: “Questa volta il presidente Scopelliti ha un problema di fusi orari. Io, infatti, quel giorno in questione mi trovavo a Grottaglie, in provincia di Taranto, per partecipare ad un dibattito sulla questione dell’Ilva di Taranto. Il giorno precedente, a scanso di equivoci, ed era un venerdì, ho lasciato l’albergo di Reggio Calabria alle 5 e 45 del mattino, come risulterà sicuramente alla reception dell’albergo ed ho preso l’aereo alle 6.50 dello stesso mattino per raggiungere Roma da Reggio Calabria”.