Esponenti di Pd, Fds e Idv sono entrati nella sede della giunta. "Resteremo qui fin quando non ci sarà la parole fine a questo tormento e la parola fine è la data delle elezioni”, hanno detto. Negato l'ingresso alla stampa
Regione Lazio occupata dai consiglieri dell’opposizione. Alcuni esponenti di centrosinistra del Consiglio sono entrati nella sede della giunta “per rideterminare la legalità e richiedere l’indizione delle elezioni entro dicembre”, ha spiegato il capogruppo Sel, Luigi Nieri che ha aggiunto: “Avevamo richiesto di far entrare la stampa ma ci è stato negato”. Presenti tra gli altri anche i capigruppo Pd Esterino Montino, Ivano Peduzzi di Fds, e Annamaria Pedetti di Idv.
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”Resteremo qui fin quando non ci sarà la parole fine a questo tormento e la parola fine è la data delle elezioni”, ha precisato Montino che ha ricordato anche la decisione presa da Roberto Formigoni di azzerare la giunta. “Addirittura la Lombardia sta pensando di votare entro 45 giorni – ha concluso – e invece il Lazio è senza governo da un mese“.
La polemica e la contrapposizione sulla data del voto nel Lazio va avanti dal giorno delle dimissioni della governatrice Renata Polverini dopo lo scandalo sulle spese folli che ha travolto l’ex capogruppo del pdl alla Pisana Franco Fiorito. Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri aveva indicato un termine di 90 giorni per andare alle urne, entro dicembre dunque, ribadendo che comunque a decidere può essere solo Polverini. E il capogruppo della Federazione della Sinistra, Ivano Peduzzi, ha esposto oggi in Regione un cartello con su scritto “Polverini dimissionata. Al voto subito”.