La prima storia riguarda la casa del Comune di Milano a Pietra Ligure. Un giorno, la dirigente della struttura stava guardando i bambini giocare nel campo di calcio. Arriva nel suo ufficio un signore distinto che chiede di essere ricevuto. È un funzionario di banca che le fa questo discorso: “Gentile dottoressa, vede il cortile? Vede il campo di calcio dove stanno giocando i bambini? Ebbene, quel terreno non fa più parte della casa vacanza. Non è più del Comune di Milano, perché è stato da mesi venduto al fondo che io rappresento”. La dirigente crolla sulla sedia, dopo un’ultima occhiata alla partitella in corso nel cortile. Oggi veniamo a sapere i retroscena. A vendere il campo di calcio della casa (senza neppure comunicarlo alla dirigente della struttura) era stata la “Cerchia” Moioli-Mercadante , ai tempi del sindaco Letizia Moratti che non si è mai accorta di ciò che succedeva sotto i suoi occhi. Per la “Cerchia”, importanti erano gli affari, mica le vacanze dei bambini. Che se ne stessero al chiuso.
La seconda storia è quella della casa di Malcesine, sul lago di Garda, in cui da anni vengono organizzate le settimane di Scuola Natura: cinque giorni di insegnamento alternativo, vissuti fuori dalle aule scolastiche, a contatto diretto con la natura in un bel paesino sopra il lago. Centinaia di bambini milanesi, accompagnati dai loro insegnanti, hanno fatto a Malcesine le loro prime esperienze fuori casa, in una “vacanza” specialissima, senza i genitori, di cui serbano a lungo il ricordo. In futuro questa esperienza potrebbe finire. La “Cerchia” ha venduto la casa di Malcesine: che gliene importava della formazione dei bambini? E allora. Nel gioco della torre, chi buttereste giù: Er Batman di Roma o quelli di Milano?
Il Fatto Quotidiano, 11 ottobre 2012