Il mondo FQ

Crisi, Berlusconi parla al governo: “Basta rigore, ora serve la crescita”

L'ex presidente del Consiglio: "L'emergenza povertà della Caritas e l'allarme di Confindustria ci spronano a mettere al centro del confronto politico le questioni serie della realtà che riguardano imprese, lavoratori, famiglie e giovani"
Icona dei commenti Commenti

Basta rigore, ora serve la crescita. A battere un colpo, all’interno della maggioranza che sostiene il governo di Mario Monti, questa volta è il predecessore del Professore, Silvio Berlusconi. “E’ urgente passare da politiche di rigore, che un’Europa troppo burocratica e poco unita politicamente ha imposto in un momento di grave crisi economica, ad una politica che promuova la crescita e lo sviluppo, condizioni essenziali per assicurare tenuta dei conti pubblici e riduzione del debito” scrive il Cavaliere in una nota.

“L’emergenza povertà rivelata dalla Caritas e l’allarme lanciato dal presidente della Confindustria sulla condizione dell’economia italiana – continua Berlusconi – ci spronano a mettere al centro del confronto politico le questioni serie della realtà, che riguardano le imprese, i lavoratori, le famiglie, i giovani. Per questo è urgente passare da politiche di rigore, che un’Europa troppo burocratica e poco unita politicamente ha imposto in un momento di grave crisi economica, ad una politica che promuova la crescita e lo sviluppo, condizioni essenziali per assicurare la tenuta dei conti pubblici e la riduzione del debito. Da questo punto di vista l’Europa ha una grande responsabilità: quella di mettere davvero in comune gli sforzi per rendere possibile una crescita dell’economia, uno sviluppo ci faccia uscire dall’incubo di questa crisi e restituisca a tutti una speranza per il futuro”.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione